Approccio in vitro per verificare la sicurezza del pigmento shikonin

Il pigmento Shikonin, estratto dalle radici di Lithospermum erythrorhizon Sieb, è ampiamente utilizzato come colorante naturale nelle formulazioni cosmetiche. Non è però ancora chiaro se questo pigmento possa o meno inattivare gli enzimi della famiglia del Citocromo P450.

Un gruppo di ricercatori ha quindi testato questa potenzialità in vitro, usando un cocktail di alcuni enzimi della famiglia, e in particolare CYP1A2, CYP2B1/6, CYP2C9/11, CYP2D1/6, CYP2E1 and CYP3A2/4.

Il test è stato effettuato su microsomi di fegato umano e di ratto, in vitro come già detto. I risultati del test hanno individuato un possibile ruolo tossico di questo pigmento, sopratutto quando ingerito e quindi in farmaci e cibo. L’ambito cosmetico sembra, invece, essere a posto.

Tang S., Chen A et al. Assessment of the inhibition risk of shikonin on cytochrome P450 via cocktail inhibition assay. Toxicology letters. 20 settembre 2017. doi: 10.1016/j.toxlet.2017.09.014

http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0378427417313577

di S.Somaré