«Cruelty-free»: mercato in crescita nei prossimi anni

Cruelty freeLa società di ricerche di mercato Market Research Future ha pubblicato una nuova ricerca sull’andamento del mercato di prodotti «cruelty-free», prodotti non testati su animali, a livello mondiale. Il report prevede per questo segmento una crescita del 6% nel periodo 2017-2023.
La ricerca spiega come il fenomeno sia strettamente legato all’aumento di persone che scelgono uno stile di vita vegetariano o vegano e che, di conseguenza necessitano, per coerenza, prodotti per l’igiene personale non testati sugli animali.
«Il lavoro della Ricerca e Sviluppo, in termini di innovazione della filiera produttiva e dello sviluppo di ingredienti naturali che non rechino danno agli animali, ha incentivato il mercato globale dei cosmetici «cruelty-free» riporta inoltre la ricerca.
La notizia arriva in un momento in cui anche altre tematiche legate al principio di «bellezza etica» sono argomenti estremamente sentiti. Un recente articolo apparso sulla celebre rivista inglese The Guardian ha posto l’attenzione sulle dimensioni della tendenza.
Anche la sostenibilità deve anche essere considerata un aspetto interessante per i consumatori alla ricerca di prodotti con forte profilo etico.
Mentre i test sugli animali sono proibiti su prodotti fabbricati o distribuiti in Europa, le aziende che distribuiscono in Cina devono obbligatoriamente testare i loro prodotti su animali nel rispetto della regolamentazione cinese. Questo complica l’idea di «cuelty-free» per i brand operanti fuori dai confini europei.
La domanda crescente di prodotti «cruelty-free» in Europa sta portando a una diminuzione della fascinazione delle aziende per la Cina.
«Le multinazionali stanno fronteggiando la difficile situazione in cui da un lato ci sono i consumatori che chiedono prodotti realmente «cruelty-free» e dall’altra parte ci sono gli azionisti che chiedono di esportare in Cina».

di D.Storni