Dalle biotecnologie alla neurocosmesi

Nuovi sviluppi per il settore cosmetico che conferma, anche per il 2017, una crescita strutturale migliore rispetto agli altri settori del panorama made in Italy. Con un valore di oltre 10,5 miliardi di euro e un impatto positivo sull’export pari a +12%, i dati dell’Indagine di Cosmetica Italia attestano un’evidente crescita dell’universo beauty, sottolineando una stretta collaborazione tra scienza e industria.
Scienza e industria contribuiscono in modo determinante al raggiungimento di risultati significativi, a partire dalla sicurezza d’impiego per arrivare all’efficacia in cosmetologia, anche grazie allo studio di texture innovative e formulazioni green. Il 70% di chi acquista cosmetici li vorrebbe sempre più eco sostenibili, tanto che secondo gli ultimi dati di Cosmetica Italia, che riunisce le imprese del settore, il mercato dei prodotti naturali raggiungerà quest’anno i 950 milioni di euro, pari al 9% del fatturato.
Le nuove azioni cosmetiche riguardano soprattutto il trattamento dell’invecchiamento della pelle: nascono da studi di biochimica cutanea e utilizzano test sempre più sofisticati per valutarne l’efficacia. Nuove forme cosmetiche e ingredienti attivi garantiscono risultati sempre più rapidi e visibili: antirughe, ristrutturanti, antimacchia, antiradicali liberi, così come “rimodellanti” corpo e molto altro realizzano nuove soluzioni per problemi antichi, inglobando culture a ingredienti da tutto il mondo.

AIDECOBiotecnologie e neurocosmesi
Alcune discipline innovative, come le biotecnologie, sono agli esordi nel settore cosmetico, ma promettono risultati eccellenti. Tra queste la cosiddetta “neurocosmesi”, prendendo spunto dalle similitudini con l’utilizzo della tossina botulinica, già da tempo procede attraverso l’uso di ingredienti (ammessi all’uso cosmetico), quali i peptidi definiti “biomimetici”, ovvero che ne mimano l’azione (botox like). Altrettanto rilevante sarà la profilazione di nuovi numerosi ingredienti cosmetici di derivazione biotecnologica, come è il caso di successo dell’acido ialuronico. La scienza cosmetologica in futuro si nutrirà sempre di più delle conoscenze scientifiche non ancora direttamente ad essa correlate, ad esempio con lo studio del profilo metabolico di una cellula durante i suoi normali meccanismi fisiologici.
Il raggiungimento dell’obiettivo “bellezza” passa obbligatoriamente attraverso il mantenimento della pelle e dei suoi annessi – sostiene il Prof. Leonardo Celleno Presidente di AIDECO (Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia) – oltrepassa gli aspetti più consoni alla dermatologia, nobile disciplina medica che “si prende cura” non solo con diagnosi e terapia ma anche di fisiologia, equilibrio e bellezza. Trovare gli strumenti adatti per raggiungere il miglior risultato è compito di professionisti, conoscitori ed esperti del settore”.
Dalla collaborazione tra chi si occupa di salute e bellezza, secondo la filosofia AIDECO, nasce l’esigenza di un approccio condiviso. Una nuova forma di collaborazione tra scienza e industria. La già sperimentata collaborazione tra ricerca di base e attività produttiva è la chiave di volta soprattutto per il futuro, in Italia e a livello internazionale, sempre più rivolto agli avanzamenti tecnologici ma anche ai nuovi trend di millennio. Tra questi la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente, il ritorno ad una natura sicura, volta alla bellezza.
In occasione del 10° Convegno AIDECO, che si è tenuto a Milano il 16 e 17 novembre, ampio spazio alla cosmetologia e alle numerose componenti della bellezza moderna e attuale di diverse discipline e comparti della cultura.

Il prossimo Convegno AIDECO 2018 sarà a Roma il 4 e 5 ottobre.