Effetti protettivi in vitro di un estratto acquoso di Clitoria ternatea L.

(Wikipedia)
(Wikipedia)

Si ritiene che la pratica tradizionale di mangiare i fiori di Clitoria ternatea L. o bere un loro infuso come tisana, in alcuni paesi asiatici, promuova una pelle più giovane e difenda contro l’invecchiamento della pelle.

Questo studio è stato condotto per studiare l’effetto protettivo dell’estratto di acqua di fiori di C. ternatea (CTW) contro la citotossicità indotta dal perossido di idrogeno, e il danno del DNA mitocondriale (mtDNA) indotto dai raggi ultravioletti (UV) nei cheratinociti umani. L’effetto protettivo contro la citotossicità indotta dal perossido di idrogeno è stato determinato mediante dosaggio del 3- (4, 5-dimetiltiazol-2-il) -5- (3-carbossimetossifenil) -2- (4-solfofenil) -2H-tetrazolio, e il danno del mtDNA indotto da UV è stato determinato analizzando la reazione a catena della polimerasi.

La preincubazione di HaCaT con 100, 250 e 500 μg / ml di CTW ha ridotto gli effetti di citotossicità dell’H2O2 rispetto al controllo (solo H2O2). La CTW ha anche ridotto significativamente il danno dell’mtDNA nell’HaCaT esposto ai raggi UV (p <.05). L’estatto CTW è stato caratterizzato chimicamente mediante cromatografia liquida ad alta risoluzione e spettrometria di massa; i principali composti rilevati sono stati assegnati come antociani derivati dalla delfinidina, comprese le ternatine poliacilate, e i glicosidi flavonolici derivati dalla quercetina e dal kaempferolo.

Questi risultati hanno dimostrato gli effetti protettivi degli estratti di fiori di C. ternatea, contro il danno mediato da acqua ossigenata e lo stress ossidativo indotto da UV sulle cellule cutanee e possono fornire una spiegazione all’uso tradizionale contro l’invecchiamento cutaneo.

Phytother Res. 2018 Feb 21

di C. Lacapra e S. Rum