Il successo di un detergente

È fondamentale costruire la formulazione sul bisogno della parte del corpo e del tipo di pelle a cui è destinata. La durata e la “corposità” della schiuma, la sensazione durante l’applicazione e dopo il risciacquo, la viscosità del prodotto nel momento dell’utilizzo, l’aggiunta di principi attivi mirati ed efficaci, e non da ultimo la profumazione, fanno si che il detergente risulti vincente. La pelle ha la funzione primaria di autoproteggersi, creando una barriera fra esterno e interno. Trattenendo acqua e sali minerali si mantiene idratata ed evita che al suo interno penetrino sostanze dannose, come polveri, batteri, allergeni ecc. quindi mantenere il suo equilibrio risulta essere particolarmente importante: la detersione rappresenta uno step fondamentale nella cura della persona, ed è bene saper scegliere il detergente più adatto alle esigenze della nostra pelle.
I prodotti per la detergenza coprono un’ampia gamma formulistica rivolta alle più diverse esigenze. La pulizia della pelle può essere eseguita con latti, creme, oli soprattutto per il viso e per i neonati, ma la maggior parte dei detergenti si basa su miscele di tensioattivi più o meno schiumogene che richiedono risciacquo con acqua corrente e rientrano in questa categoria shampoo, bagnoschiuma/bagnodoccia, detergenti intimi, saponi e non saponi per viso, mani e piedi.

Pelle dei bambini
È diversa da quella degli adulti, soprattutto nel corso del primo anno di vita la pelle è in continua “evoluzione”, quindi detergenti troppo aggressivi potrebbero causare degli squilibri dannosi, d’altro canto la detersione solo con acqua risulterebbe troppo blanda per assicurare una corretta igiene. Tipicamente i normali detergenti usati da persone adulte, risultano essere troppo aggressivi per la pelle del bambino: il prodotto di pulizia adatto a questo tipo di pelle molto delicata deve contenere tensioattivi non aggressivi, possibilmente di origine naturale e con un tenore di schiuma molto basso. Si tratta principalmente di tensioliti anfoteri (es: disodium lauroamphodiacetate) e non ionici (es: PEG-80 sorbitanlaurate, decylglucoside), e se proprio la formulazione richiede dei tensioattivi anionici, devono essere comunque presenti in percentuale molto bassa. Il pH della formulazione è neutro e l’aggiunta di proteine vegetali idrolizzate o principi attivi sempre più performanti possono aiutare a prevenire l’irritazione della pelle.

Pelle adulta
Femminile o maschile che sia, importante è utilizzare detergenti specifici per la pulizia delle diverse parti del corpo e per i diversi tipi di pelle. Partendo dal viso ogni pelle richiede un trattamento detergente specifico: quella secca e disidrata richiede una pulizia leggera, poco sgrassante. Molto indicati sono i latti detergenti, con elevate percentuali di emollienti come acidi grassi C12-24 e polimeri cationici, uniti all’uso di tonici non a base alcolica arricchiti con fattori idratanti. Interessanti sono gli oli schiumogeni che, costituiti da una miscela di tensioattivi e componenti oleosi, risultano essere molto bene tollerati. Per la pelle grassa e impura, la detergenza serve per asportare il sebo prodotto in eccesso: tipicamente si ricorre a detergenti a risciacquo o latti di pulizia a base di lipidi non comedogenici con l’aggiunta di ingredienti purificanti e astringenti.
Per la pulizia del corpo, si richiedono generalmente detergenti idratanti, ma anche con funzionalità specifiche contro gli inestetismi della cellulite o che permettano a prolungare l’abbronzatura. Le formulazioni sono a base di uno o più tensioattivi, che possono andare dai più comuni Magnesium/Sodium laureth sulfate, alla betaina, ai derivati glucosidici.
Nei detergenti cremosi si possono aggiungere alla base lavante sostanze perlanti o opacizzanti, come il glicole stearato e gli opacizzanti stirenici che danno al prodotto un aspetto cremoso, lattescente, mentre per dare consistenza alla struttura si possono utilizzare sostanze come il PEG-120 metilglucosio dioleate, il PEG-18 gliceriloleate coccolate. Per ottenere detergenti in forma gel oltre alla base tensioattivata si aggiungono per dare consistenza al sistema ingredienti della famiglia degli acrilati, derivati della cellulosa, le xanthan gum, che danno viscosità e allo stesso tempo mantengono la trasparenza.

Mani e piedi
Richiedono detergenti dedicati, tendenzialmente con azione idratante ed emolliente, ma soprattutto nel caso dei piedi, igienizzante per attenuare i cattivi odori legati al sudore. Particolare attenzione per questi prodotti viene data anche al packaging, generalmente per comodità d’uso vengono utilizzati flaconi con pompa erogatrice e flaconi capaci di erogare il detergente in forma mousse senza l’ausilio di propellenti.

Detergenti intimi
Un’altra categoria di prodotti “specializzati” sono i detergenti intimi, formulati con tensioattivi delicati, ma la particolarità di questi prodotti è che devono avere un pH acido, ottenuto con acido lattico, al fine di garantire una perfetta tollerabilità per la zona delicata che si va a trattare, e vengono tipicamente arricchiti con estratti vegetali con azione lenitiva e antimicrobica.

Detergenza del capello
La formulazione di prodotti per la detergenza del capello richiede una grande abilità da parte dei formulatori, dal momento che il consumatore ricerca in questi prodotti non solo il potere lavante ma anche una serie di particolari performance condizionanti. Questo non è un compito facile perché uno shampoo prima di assicurare un particolare effetto condizionante deve prima soddisfare una serie di proprietà base quali detergenza, appropriata viscosità, stabilità, effetto schiumogeno, facilità di applicazione e risciacquo. Sono quindi disponibili sul mercato prodotti formulati per ottenere un particolare effetto sul capello, per esempio, lucentezza, volume, ravviva-ricci, morbidezza, effetto anti-crespo, prevenzione della forfora e shampoo per specifici tipi di capello: grasso, secco, normale, danneggiato. La scelta di agenti cationici condizionanti è la chiave per ottenere determinate performance del prodotto se presentano in aggiunta anche la capacità di liberare specifici principi attivi sulla superficie del capello durante il lavaggio. Nel panorama dell’haircare troviamo claim tra i più diversi e quelli più in trend risultano essere il naturale, ristrutturante/antiage, fortificante, idratante, illuminante. Nell’ambito del naturale le formulazioni “Green” risultano al momento un trend molto diffuso con claim consolidati come “Free from”SLS, SLES, solfati, parabeni, coloranti di sintesi, siliconi, PEG. Tipicamente in questi prodotti sono usati oli vegetali organici (Sesamo, Girasole, Jojoba, Argan) e le profumazioni si avvicinano all’aromaterapia ricorrendo ad accordi bilanciati e studiati di oli essenziali. I concetti ristrutturante e fortificante sfruttano ingredienti di chiara derivazione skincare come vitamine, ceramidi, proteine vegetali, antiossidanti. Nell’ambito dei prodotti antiage troviamo shampoo a base di cellule staminali vegetali capaci di proteggere le funzioni autorigeneranti del bulbo pilifero. Un’altra categoria di prodotti è rivolta a problematiche del cuoio capelluto, come l’ipersensibilità, per cui si ricorre a formulazioni molto delicate ricche in agenti calmanti e surgrassanti, molto spesso prive di agenti tensioattivi ma a base di oli detergenti. Altri prodotti con funzioni protettive sono shampoo formulati in modo specifico per proteggere la struttura del capello dai danni provocati dal calore legato all’uso delle piastre durante lo stilyng. Una categoria particolare di prodotti sono gli “Hair scrubs”, formulazioni ad azione esfoliante per il trattamento di capelli e cuoio capelluto, la cui funzione è bilanciare problemi di forfora e assicurare un effetto rigenerante. Tipicamente sono basi lavanti addizionate di microgranuli ad azione esfoliante meccanica (naturali o sintetici) e in alcuni casi anche di peeling chimici come alfa-idrossiacidi.

Paola Bertola e  Maria Teresa Genta