Iperpigmentazione cutanea: curarla con erbe della medicina tradizionale cinese

Alcuni estratti ottenuti a partire da 10 erbe selezionate secondo le indicazioni della medicina tradizionale cinese sono stati analizzati per le loro proprietà nel trattamento dei problemi di iperpigmentazione.Le piante utilizzate nello studio sono state: Angelica sinensis (Apiaceae), Cinnamomum cassia (Lauraceae), Coixlacryma-jobi (lacrime di Giobbe, Graminaceae), Cornusofficinalis (Cornaceae), Glycyrrhizauralensis (Fabaceae), Morus alba (Moraceae), Prunusmume (Rosaceae), Rheum officinale (Polygonaceae),Scutellaria baicalensis (Lamiaceae), e corna di Cervuselaphus (il cervo nobile). Per ogni pianta sono stati ottenuti 4 estratti usando acqua, esano, diclorometano e metanolo. Ognuno di questi è stato saggiato su melanociti di topo esono state poi misurate la tossicità cellulare, con il saggio alla sulforodamina B, un colorante fluorescente molto usato per questo scopo,e la produzione di melanina. Gli estratti esanico e diclorometanico di Angelica sinensis si sono rivelati i più efficaci dell’indurre ipopigmentazione. I componenti naturali di queste erbe parallelamente analizzati si sono rivelati altrettanto efficaci nell’indurre un’attenuazione nella sintesi di melanina: tra questi soprattutto il 4- etilresorcinolo, il 4-etilfenoloel’1-tetradecanolo.

Lama et al., 2010.Journal  of Ethnopharmacology, 132: 274–279