Irritazione oculare: test a confronto

laboratorioIl numero di giugno della rivista Toxycology in Vitro è tutto dedicato ai risultati di alcuni studi condotti dal CON4EI, Consorzio nato per studiare nuove strategie tossicologiche animal free per individuare le sostanze potenzialmente irritanti e dannose per gli occhi. I ricercatori del Consorzio hanno preso in considerazione 8 metodi, testando con essi 80 sostanze note per essere irritanti oculari da test in vivo già esistenti, eseguiti con Draize eye test:

  • BCOP – Bovine Corneal Opacity and Permeability + histopathology;
  • BCOP-LLBO – BCOP Laser Light-Based Opacitometer;
  • ICE – Isolated Chicken Eye) + histopathology;
  • STE – Short Term Exposure);
  • EpiOcular™ EIT;
  • EpiOcular™ ET-50;
  • SkinEthic™ HCE EIT
  • SMI – Slug Mucosal Irritation.

Gli studi hanno cercato di determinare il livello di qualità di ognuno degli 8 metodi rispetto all’ormai datato test in vivo. In tutti i casi, le sostanze sono state studiate divise in 3 gruppi: Cat 1, Cat 2 e No Cat. Vediamo quali risultati hanno dati gli studi. Se consideriamo il test in vitro SkinEthic™ HCE EIT, i ricercatori ne hanno confermato l’affidabilità: questo test ha una accuratezza del 97,5%, una sensibilità del 100%, una specificità del 96,9% e una riproducibilità tra laboratori del 100%. Inoltre funziona bene sia per determinare il potenziale irritante delle sostanze Cat 1 e No Cat, che delle sostanze Cat 2, in questo caso con una sensibilità del 85,7%. Ottimi i risultati anche per il test EpiOcular™ Eye Irritation, con una risproducibilità interlaboratorio del 100%, una sensibilità del 97%, un’accuratezza del 95% e una specificità del 87%. Inoltre anche questo test si è dimostrato efficacie verso tutte le 80 sostanze prese in considerazione, indipendentemente dalla loro classificazione, anche se per le sostanze Cat 1 si suggerisce di definire un nuovo modello per i liquidi e i solidi. I risultati iniziano a essere meno di qualità con il test EpiOcular™ time-to-toxicity in cui sono stati presi 2 protocolli, usati in sinergia, Ciò che si è osservato è una sepecificità del 97%, a fronte però di una sensibilità ridotta che per i due test precedenti, pari al 73% per le Cat 1 e al 64% per le Cat 2. L’indagine è proseguita. Verificando l’efficacia dei test BCOP – Bovine Corneal Opacity and Permeability + histopathology e BCOP-LLBO – BCOP Laser Light-Based Opacitometer: tra i due, il secondo test ha mostrato una accuratezza maggiore sia per le sostanze Cat 1 (74,4% contro 73,8%) che No Cat (88,8% contro 86,3%). Lo studio ha inoltre rivelato che il test BCOP-LLBO è più efficace sui liquidi che sui solidi, un dato da tenere in considerazione quando lo si utilizza. Proseguendo, sia il test SMI, che il test STE, hanno mostrato una capacità di identificare le sostanze della categoria Cat 1 del 65,8%.

A.R. Van Rompay, N. Alépée et al. CON4EI: SkinEthic™ Human Corneal Epithelium Eye Irritation Test – SkinEthic™ HCE EIT – for hazard identification and labelling of eye irritating chemicals. Toxicology in Vitro, volume 49 (pgg 11-20). Giugno 2018. doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2017.06.012 // H. Kandarova, S. Letasiova et al. CON4EI: EpiOcular™ Eye Irritation Test – EpiOcular™ EIT – for hazard identification and labelling of eye irritating chemicals. Toxicology in Vitro, volume 49 (pgg 21-33). giugno 2018. doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2017.07.002 // H. Kandarova, S. Letasiova et al. CON4EI: CONsortium for in vitro Eye Irritation testing strategy – EpiOcular™ time-to-toxicity – EpiOcular ET-50 – protocols for hazard identification and labelling of eye irritating chemicals. Toxicology in Vitro, volume 49 (pgg 34-52). giugno 2018. doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2017.08.019 // S. Verstraelen, G. Maglennon et al. CON4EI: Bovine Corneal Opacity and Permeability (BCOP) test for hazard identification and labelling of eye irritating chemicals. Toxicology in Vitro, volume 49 (pgg 53-64). giugno 2018. doi:https://doi.org/10.1016/j.tiv.2018.03.005 // E. Adriaens, JA Willoughby Sr. et al. CON4EI: metodo di prova di breve durata dell’esposizione – STE – per l’identificazione e l’etichettatura dei pericoli delle sostanze chimiche irritanti per gli occhi. Toxicology in Vitro, volume 49 (pgg 65-76). giugno 2018. doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2017.08.002 // E. Adriaens, JA Willoughby Sr. et al. CON4EI: Slug Mucosal Irritation (SMI) test method for hazard identification and labelling of serious eye damaging and eye irritating chemicals. Toxicology in Vitro, volume 49 (pgg 77-89). giugno 2018. doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2017.08.020.

di S.Somaré