Si susseguono le uscite di profumi adatti a una delle stagioni più particolari dell’anno, dove le fragranze fresche ed estive lasciano spazio a sentori più caldi e avvolgenti che animano le fresche serate autunnali nei locali e nelle case.

Sottobosco, castagne, funghi e i primi camini accesi: sono davvero molteplici le immagini che la stagione autunnale porta con sé, ognuna associata ed enfatizzata da un odore caratteristico, che sostituisce le luci, i colori e i sentori dell’ennesima estate lasciata alle spalle. Sensazioni olfattive impagabili sono anche l’odore del mosto a macerare nei timi, terminata la vendemmia, e l’odore dei terreni bagnati dalle prime copiose piogge autunnali che ispirano i nasi di tutto il pianeta.

La tendenza della profumeria maschie è decisamente orientata a un autunno 2017 al sapore di legno bruciato, l’esaltazione della virilità maschile, misto di tradizione e voglia di osare, dove avremo sempre più vetiver, spesso combinato con le spezie, altra famiglia olfattiva caratteristica dei profumi caldi e inebrianti tipici delle stagioni autunnali, in grado di esaltare il sex appeal del manager di successo, come nel caso del lancio di Lui, da parte della maison Guerlain, creato dal maestro Thierry Wasser, perfetto esempio dell’utilizzo delle calde note dei chiodi di garofano, abbinati a sentori di pera, prima di lasciare spazio a note di fondo come la vaniglia e soprattutto la parte legni bruciati e cuoio, elemento sempre di grande moda e attualità nel mondo della profumeria.

Dando uno sguardo al mondo delle profumazioni femminili il filone dei grandi classici femminili verrà seguito, aprendosi a una certa rivisitazione di alcuni grandi classici in chiave chypre. Sentori talcati e orientali-gourmand continueranno a farla da padrone e in tal senso un profumo imperdibile e da provare per molte donne è sicuramente Gucci Bloom, realizzato da Alberto Morillas uno dei più grandi nasi della storia, dove emergono le note floreali, ricche e suadenti di gelsomino sambac, tuberosa e iris, e cui preziosissime radici sono oggetto di culto per i più grandi nasi del pianeta.

di L.Ilorini