Legionella: modifiche operative

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L’Istituto Superiore di Sanità ha emesso il documento Procedura integrativa al metodo ISO 11731-2: 2004 a supporto del metodo ISO 11731-2:2004 per permettere ai laboratori di eseguire la ricerca, quantificazione e identificazione di Legionella secondo le indicazioni riportate nel documento Linee Guida per la prevenzione e il controllo della legionellosi (79/CSR del 7/5/2015). La Legionella è un microrganismo appartenente al gruppo 2 di rischio come indicato nel Titolo X del D. Lgs n. 81/2008 e s.m.i. Considerando che la modalità di trasmissione dell’infezione è attraverso inalazione di aerosol si deve valutare attentamente qualsiasi fase della prova che generi aerosol. I campioni in cui Legionella può essere presente, devono essere maneggiati da personale esperto operando con appropriati dispositivi di protezione individuale (maschere, guanti, occhiali; vedi caratteristiche nel paragrafo DPI del capitolo 6. «Rischio legionellosi associato ad attività professionale») e in laboratori adeguatamente attrezzati e dotati di cappe Biohazard di classe II con certificazione di conformità alla norma tecnica EN 12469 (D.Lgs 81/2008 e s.m.i., Linee guida recanti indicazioni ai laboratori con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi – G.U. N. 29 del 5 febbraio 2005). In aggiunta alla protezione individuale, l’operatore, durante l’esecuzione della prova, deve prestare la massima attenzione a mantenere le condizioni di sterilità del campione eliminando qualsiasi possibilità di cross-contaminazione con eventuali altri campioni attraverso per esempio imbuti e/o porta filtro della rampa o altro sistema filtrante utilizzato, pinzette ecc.