Modelli di pelle 3D per testare la genotossicità

I ricercatori di Henkel, BASF, e dell’Istituto federale tedesco per la valutazione del rischio (BfR) e Procter & Gamble hanno adattato la metodologia comet assay (un test che consente di rilevare il rischio genotossico) a due modelli di pelle umana ricostruiti a pieno spessore, EpiDerm™ e Phenion®.

Il modello «3D Skin Comet assay» ha completato con successo la prima fase del processo di valutazione. I risultati di questo studio iniziale mostrano che i modelli di pelle a spessore completo possono essere utilizzati per valutare il possibile danno al DNA (o «genotossicità») indotto da nuove materie prime con un alto grado di prevedibilità e riproducibilità.

Lo scopo della ricerca è stato quello di raccogliere dati sufficienti a dimostrare che, il modello 3D Skin Comet, può essere utilizzato come nuovo strumento in vitro per rafforzare i risultati positivi della batteria standard di test in vitro di genotossicità, per le sostanze chimiche applicate per via cutanea, contribuendo all’accettazione del test da parte delle autorità. Per espandere il database, la convalida proseguirà testando altri 22 prodotti chimici.

di Marco Colombini