Nuovi avanzamenti dalla ricerca animal free

I ricercatori che si muovono verso la ricerca priva di animali sono sempre di più. Così come i progetti nati con questa finalità. Tra questi c’è anche “rIcerCARE”, nato dalla collaborazione di alcuni cittadini con I-CARE NETWORK, centro di ricerca, assistenza, formazione e strategia politica. Il progetto non si occupa direttamente di cosmesi, ma di sviluppare tecnologie che supportino una ricerca funzionale e priva di cavie. Recentemente sono stati presentati gli ultimi avanzamenti: Università di Pavia e Istituto Auxologico Italiano hanno avviato il progetto “Next-Generation In Vitro Testing Tools to Explore the Neuro-Immune Cross-talk Between Nervous and Cardiovascular Systems”. Scopo del progetto è consentire ai ricercatori di studiare in profondità il cross-talk neuro-immunitario e l’ottimizzazione tra sistemi nervosi e cardiovascolari. Gli stessi enti sono impegnati anche nel progetto “Spontaneous ultra-weak photon emission in human coronary artery smooth muscle cells (HCASMC) under physiological and hypoxic conditions”, per studiare gli effetti dei fotoni emessi spontaneamente in natura sul sistema cardio-circolatorio. L’istituto di Biologia e Patologia Molecolari, CNR c/o La Sapienza, Università di Roma si è, invece, concentrato sullo studio dell’effetto dei nuovi inibitori di acetilazione su modelli cellulari di organo coltura in diverse condizioni metaboliche. L’Università di Trieste ha dedicato il suo tempo a mettere a punto un sistema millifluidico modulare per lo studio dell’influenza del microambiente tumorale sulla progressione del carcinoma del colon-retto.