Parola d’ordine: multi-funzionalità

beautiful legsAnche lo scorso anno i prodotti raggruppati all’interno della macro-categoria dei cosmetici per la cura del corpo sono stati in grado secondo gli osservatori di registrare una performance interessante e hanno assistito ovunque a un incremento delle vendite trainato dalla diversificazione dell’offerta.  Anche se i dati relativi all’anno che si è appena concluso non sono da considerarsi definitivi, la certezza degli analisti di Euromonitor International è che il segmento dei cosmetici per la cura e l’igiene del corpo sia stato capace di registrare un incremento delle vendite nelle principali regioni. Fra il 2014 e il 2015 infatti il mercato del body care ha visto i suoi valori impennarsi per 6,2 punti percentuali su scala globale, segnando un +3,9% negli Stati Uniti e un incoraggiante +2,9% anche nella vecchia Europa. Quanto al dato economico puro, ancora gli analisti di Euromonitor hanno messo in evidenza come dai 17,8 miliardi di dollari che gli sono stati attribuiti nel 2014 il panorama delle soluzioni per il corpo, nella sua interezza, sia passato a un volume d’affari da 18,9 miliardi. L’Europa Occidentale e il Nord America non hanno archiviato performance da record e anzi sono state protagoniste da questo punto di vista di un incremento modesto dei consumi. Eppure, si sono mosse: la prima per totalizzare con tutta probabilità 4,5 miliardi di dollari contro i 4,4 della precedente rilevazione; la seconda per lasciarsi alle spalle i 3,2 miliardi del 2014 e approdare a 3,3. I numeri dell’osservatorio internazionale si stagliano sullo scenario di un comparto cosmetico che in linea generale ha mostrato nell’ultimo biennio una notevole vivacità. Le elaborazioni del Centro studi di Cosmetica Italia su dati di Mintel, riprese da autorevoli organi di stampa italiani, hanno dato risalto al fatto che nel solo 2014 siano stati presentati nel mondo ben 104 mila e 300 nuovi articoli. Nella graduatoria il nostro Paese si è posizionato al sesto posto con 3.200 nuovi lanci, preceduto da Regno Unito (15.000); Francia (11.000 e 100); Germania e Usa con le loro rispettive 8.400 e 8.000 new release; infine dal Giappone che ha accolto 4.700 novità. Sempre Mintel ha provveduto a illustrare le tendenze che ispirano e trainano la vitalità dell’industria e dei mercati, identificando la natura multifunzionale dei cosmetici per il corpo come la ragione dei loro successi attuali e futuri.

L’Italia in prima linea
Le ricerche hanno riportato che i cosmetici polifunzionali siano i preferiti dal 70% delle donne statunitensi, anche per mere ragioni di costo; e dal 46% di quelle cinesi, laddove in Francia sono alti gli indici di gradimento per le creme viso idratanti e contenenti anche essenze dei profumi favoriti. Il trend ha contribuito senza dubbio a consolidare l’affermazione delle cosiddette alphabet cream. Dalle BB che coniugano le prerogative idratanti con quelle tipiche dei fondotinta; ai perfezionatori per la pelle della famiglia CC; passando per le serie DD che alla difesa dagli agenti atmosferici uniscono caratteristiche anti-age; sino alle EE che puntano sul connubio fra idratanti e antiossidanti. Analoghe considerazioni sono emerse in relazione al nostro Paese anche dal rapporto congiunturale di Cosmetica Italia pubblicato solamente lo scorso luglio. L’Associazione nazionale delle imprese cosmetiche facente capo a Federchimica ha infatti reso noto che la maggior parte degli operatori del settore interpellati ha segnalato i prodotti multifunzione come papabili blockbuster fra 2015 e 2017. La considerazione interessa tanto le già menzionate creme per il viso, al cui riguardo i player del settore hanno indicato le potenzialità anti-age e le proprietà di naturalezza all’insegna del bio come fattori differenzianti decisivi; quanto la cosmesi per il corpo nel suo complesso. In questo ambito, oltre ai contrassegni del biologico e del naturale, per risultare vincente un prodotto deve vantare capacità snellenti e tonificanti. I produttori del nostro Paese sembrano avere imboccato la strada giusta per giocare da pivot anche su scala planetaria, visto che nel 2014 le loro esportazioni hanno generato un volume di affari da 3,334 miliardi di euro, in miglioramento del 4,9% rispetto al 2013. E che nel 2015 l’ammontare totale dei loro fatturati dovrebbe superare di slancio quota 9,6 miliardi.

Noi e gli altri
Stando alla Ripartizione dei consumi per macro-categorie riferita ai canali tradizionali e all’anno 2014, stilata nuovamente dal Centro studi di Cosmetica Italia, nella Penisola i prodotti per il corpo incidono per il 16% sugli acquisti complessivi. Un ulteriore 13% è stato attribuito alle soluzioni più specificamente indirizzate all’igiene della persona mentre per finire le proposte per il viso e quelle per le mani mettono insieme, con una netta preponderanza delle prime, un aggiuntivo 18,4%. Ancora il Beauty report della sigla di categoria ha offerto uno spaccato dei valori monetari delle singole classi merceologiche. E ha così permesso di apprendere che nel 2014 i prodotti per il viso hanno venduto per 1,247 miliardi di euro; quelli per il corpo per 1,289 miliardi e infine quelli per l’igiene personale hanno comunque superato il miliardo di euro di fatturato. I primi sono per il 18,9% appannaggio del pubblico femminile e per il 7,6% di quello maschile, che sopravanza però il gentil sesso nel campo dei prodotti di igiene personale, con il suo 19%, contro l’11,1 delle signore. Quanto ai prodotti per il corpo in genere, ai maschi va il 13,7% di share, contro il 17,3 delle donne. Se questo tuttavia è lo scenario tricolore, allo stesso tempo è indiscutibile che propensioni simili a quelle viste o previste sul nostro territorio stiano caratterizzando anche altre nazioni. Fra queste, i già citati States dove da un lato si afferma il desiderio di un look il più possibile naturale, in linea con l’esempio di star come Jennifer Aniston e Reese Whiterspoon; dall’altro si inseguono le mode. Euromonitor International ha puntato lo sguardo sulle crescenti capacità di spesa che caratterizzano l’America della ripresa economica, ritenendo che il boom della bellezza possa proseguire anche nei prossimi anni. E in un report datato al maggio del 2015 ha sottolineato come lo sconttro fra i principali brand si combatta sul terreno «dei prodotti che promettono benefici multipli» e in grado così di offrire ai «consumatori troppo impegnati» azioni idratanti, anti-età, correttive, tutto in uno.

corpotabellePremium vs. Mass market
Sull’altra sponda dell’Atlantico, nel Regno Unito, la novità principale sul panorama body care sembrerebbe il sorpasso recente, in termini di consumi cosmetici, delle fasce premium a danno dei prodotti di massa. In realtà, prevedendo che la crescita dei valori del mercato possa restare costante anche nei prossimi anni, Euromonitor ha dato spazio all’importanza dei network sociali per le strategie di marketing dei grandi marchi interessati ad attrarre il pubblico dei più giovani. Internet sta acquisendo importanza e popolarità crescenti anche in sede di vendita, spingendo le vetrine specializzate come Superdrug o Boots soprattutto ad adottare verso l’integrazione dei diversi canali. Una forte frammentazione e una attenta segmentazione della clientela danno l’impronta al panorama tedesco dove i produttori inseguono il successo indirizzando categorie di consumatori molto ben specificate e delineate: dalle donne fra i 20 e i 30 anni; agli uomini dalla pelle sensibile. E dai clienti preoccupati dell’apparire dei primi segni dell’età a quelli invece che vivendo in ambienti urbani inquinati cercano protezione contro la minaccia dello smog. La risposta viene sia dalle soluzioni di origine rigorosamente biologico-naturale sia ancora una volta dai multi-funzione. Non a caso, sempre nell’opinione di Euromonitor International, interpreti di un discreto exploit sono stati i sieri facciali e segnatamente le varietà capaci appunto di difendere l’epidermide dallo stress del quotidiano promettendo simultaneamente di attivare le naturali difese immunitarie personali. Cogliendo in un solo colpo gli scopi della naturalità e della multi-funzionalità con un’azione a vasto raggio. La Rete e la pervasività degli smartphone diventano determinanti sotto l’aspetto del marketing anche in una Francia in cui, insieme a un lieve miglioramento del mercato, Euromonitor International nota una costante attenzione all’apparenza esteriore da parte del grande pubblico. Le alphabet cream si sono posizionate fra i top performer del 2014 e promettono di resistere ai vertici anche nel 2015. Ma l’attenzione nei confronti della cosmetica multifunzione si fa sentire anche nei segmenti dei bagno e dei doccia-schiuma, a testimonianza di una ricerca del benessere a 360 gradi.

PRODOTTI MULTI-FUNZIONE
Anche nel nostro Paese, secondo le opinioni degli operatori di settore, sono questi prodotti a rappresentare i possibili blockbuster per il periodo compreso fra il 2015 e il 2017.

IN ITALIA
I prodotti per il corpo incidono per il 16% sugli acquisti complessivi di cosmetici. Un ulteriore 13% è stato attribuito alle soluzioni più specificamente indirizzate all’igiene della persona.

Bibliografia
-Euromonitor International: www.euromonitor.com/
-Mintel: www.mintel.com/ (citato in: moda24.ilsole24ore.com/)
-Cosmetica Italia: www.cosmeticaitalia.it/

di R.Carminati