Profumi estivi più cari? La causa è all’origine

Crystal glass perfume bottle isolated on white

perfume

Un comune trend che si può osservare negli scaffali di molti canali della GDO o nei negozi specializzati è l’aumento di prezzo di alcuni eau de toilette storici, così come molte aziende del settore cosmetico si trovano a dover fronteggiare rincari nelle quotazioni di numerose fragranze da utilizzare all’interno dei loro prodotti finiti, da un normale bagnoschiuma a un prodotto tecnico dell’ambito skin care.

L’origine di tale fenomeno è facilmente rintracciabile nel notevole aumento di costo di alcune delle materie prime di più comune utilizzo nella creazione delle fragranze per ragioni di diversa natura: difficoltà di approvvigionamento, lotte politiche tra i diversi fornitori, aumento dei costi della tecnologia estrattiva per alcuni specifici oli essenziali.

Questa situazione coinvolge, per esempio, il D-Limonene, nota agrumata ubiquitaria nelle composizioni del mondo personal-care, grazie al suo ottimo rapporto efficacia-costo che a fronte di un costo di incisione nella formula praticamente irrisorio garantisce un importante boost nella creazione in termini di freschezza e spinta che è alla base della diffusività. Recentemente il prodotto ha subito forti rincari, in alcuni casi arrivando a picchi importanti di circa due euro, che hanno portato molti responsabili di acquisto di diverse case essenziere a ri-negoziare i prezzi con i produttori o a cercare soluzioni alternative che potessero essere sostituti validi del D-Limonene stesso.

Una situazione analoga è vissuta da oli essenziali molto utilizzati nelle composizioni come l’assoluta vaniglia che è ormai arrivata a quotazioni fuori mercato, talmente impensabili da averne fortemente limitato l’utilizzo da parte dei profumieri di diverse realtà, come sta succedendo anche per l’olio essenziale di menta, sottoposto a variazioni di prezzo cicliche e difficilmente prevedibili, ma che ha raggiunto ormai prezzi molto difficili da fronteggiare, soprattutto considerando che l’utilizzo prevalente della menta è legato a profumazioni legate al mondo oral-care e a quello del personal care per il settore masstige, per definizione due settori dove il prezzo delle fragranze non può assolutamente raggiungere picchi importanti.

di L.Ilorini