Il profumiere del mese: Abdul Karim El Faransi

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(Instagram)

Con la recente presentazione della creazione Oud Borneo, la maison dell’omonimo profumiere Abdul Karim El Faransi ha aggiunto un altro prezioso tassello alla sua breve ma sfolgorante storia, con numerosi profumi di successo realizzati dalla nascita del gruppo nel 2013. Nata in Francia, la maison è diventata in breve tempo un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della profumeria araba, ponendosi a un livello di nicchia caratterizzato da composizioni di altissima qualità e con materie prime ricercate e di grande prestigio. Particolarità di El Faransi è l’utilizzo di diversi tipi di Oud, la famosa resina tanto costosa quanto amata nel Middle East grazie alla sue note terrose, animali ma anche con sfaccettature gourmand e cuoiate, abbinata al sapiente utilizzo di molecole ambrate di sintesi sempre nuove che caratterizzano le creazioni in modo univoco dando alle stesse un impatto incredibile che si unisce alla capacità fissativa sui muschi della pelle, anche quest’ultimi cavalli di battaglia del profumiere arabo, naturalizzato francese. La caratteristica della casa essenziera El Faransi è da sempre quella di creare spesso profumazioni strettamente legate a culture e civiltà presenti nell’area medio-orientale, come nel caso del capolavoro Baghdad, fragranza legnosa orientale unisex creata nel 2013 per celebrare la capitale con i suoi contrasti, il suo traffico disordinato e la voglia di scappare di parte della popolazione. La grande civiltà persiana è olfattivamente raccontata dal profumo Mukhallat Al Tabari, creato nel 2015 giocato su un delicato equilibrio tra la rosa, simbolo dell’eterna ricchezza e importanza persiana, oud e legni preziosi come il patchouly. Gli store principali in cui si possono trovare le creazioni della casa essenziera sono nel Regno Unito a Birmingham, in Norvegia nella tranquilla Oslo e nella caotica e disordinata Mumbai, simbolo di un’India in continua evoluzione e dinamica come sono solo i profumi di Abdul Karim El Faransi.

di L.Ilorini