SPF: variabilità dei test interlaboratorio

L’SPF (fattore di protezione solare) è il riferimento più conosciuto in tutto il mondo per esprimere la protezione da raggi UVB. L’SPF viene utilizzato per scopi di etichettatura, soprattutto per orientare i consumatori nella scelta del desiderato prodotto solare. La determinazione dell’SPF è spesso realizzata utilizzando un metodo in vivo standardizzato, e attualmente è richiesto solo un test per rivendicare un valore SPF da un laboratorio. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare l’importanza del test in vivo, in termini di variabilità inter-laboratorio allo scopo di determinare se ci debba essere un numero minimo di diverse determinazioni del valore di SPF. Nello studio sono state analizzate 44 formulazioni solari presenti sul mercato europeo, con SPF dichiarati da 15 a 50+. Per ogni prodotto, sono stati valutati almeno tre diversi valori di SPF in vivo, in diversi laboratori eseguendo le relative analisi statistiche. La variabilità delle determinazioni è risultata elevata, e in alcuni casi, per esempio, lo stesso prodotto poteva in realtà essere definito con SPF 30, SPF 50 o SPF 50+. Per ridurre il rischio per la salute dei consumatori, garantendo l’affidabilità del claim SPF, sarebbero necessari almeno 3 (idealmente 4) diverse determinazioni dei valori di SPF in vivo.

International Journal of Cosmetic Science, December 2016 – Volume 38, Issue 6 – DOI: 10.1111/ics.12333

di C.Lacapra e S.Rum