Studi in vitro per valutare la sicurezza di due filtri UV

Dalla Slovacchia arriva uno studio che verifica la sicurezza di due filtri anti UV, il Benzofenone 3 al 10% (BP3) e l’Etilexil Triazone al 5% (EHT), analizzandone la permeabilità percutanea. Lo studio è stato condotto in vitro, utilizzando la pelle dell’orecchio suino, mimando le condizioni di utilizzo del prodotto. L’emulsione utilizzata è una emulsione acqua in olio in base silicone. I ricercatori hanno stimato la SED per BP3 e EHT dopo l’applicazione di 1 mg di crema solare su 2 cm2, per 6 ore, sul solo viso e su tutto il corpo I valori di SED sono stati rispettivamente di 136 e 4200 μg/kg_bw/d per il BP3 e di 30 e 933 μg/kg_bw/d per l’EHT. Tali valori non cambiano in modo apprezzabile alla seconda applicazione. Questi dati mostrano che le due sostanza possono passare dalla cute: i riceratori hanno calcolato il Margine di Sicurezza delle due sostanze utilizzando le Linee Guida dell’Unione Europea, determinando che il BP3 potrebbe essere un problema per la sicurezza dei cittadini., anche alla concentrazione del 10%. La massima permessa. I ricercatori consigliano quindi di rivedere l’uso di questo filtro nei prodotti solari. E indicano anche che i prossimi filtri dovranno essere maggiormente delineati nelle loro specifiche caratteristiche chimico-fisiche.

Jarmila Hojerová, Zuzana Peráčková, Martina Beránková. Margin of safety for two UV filters estimated by in vitro permeation studies mimicking consumer habits: Effects of skin shaving and sunscreen reapplication. Food and Chemical Toxicology. Acceoted Manuscript. Doi: http://dx.doi.org/10.1016/j.fct.2017.02.013

di S.Somaré