TiO2 nano: uno studio di tossicità

tossicitàIl biossido di titanio nano è sempre più presente in prodotti cosmetici e anche se parecchi studi ne sottolineano la sicurezza, ve ne sono altri che sollevano dubbi sulla stessa. Ecco dunque che i ricercatori Kuku G. e Culha M. hanno indagato con la Spettroscopia di Raman amplificata da superfici (SERS) l’origine della risposta tossica delle nanoparticelle di biossido di titanio. La scelta del metodo è legata al fatto che questo tipo di spettroscopia fornisce maggiori informazioni sulle dinamiche della singola cellula senza doverla fissare. Nello studio sono state utilizzate tre linee di cellule: HUVEC (endotelio venoso), A549 (carcinoma del polmone) e L929 (pelle), tutte messe a contatto con dosi a crescere di nanoparticelle di biossido di titanio per 24 ore: 20, 40, 80 and 160 µg/mL. La linea L929 si è dimostrata la più resistente allo stress ossidativo dato dal composto. Invece nella linea HUVEC si è osservata una deformazione del collagene, mentre nella linea A549 una deformazione dei lipidi. Lo studio sembra suggerire che la cute abbia una certa resistenza al biossido di titanio nano.
Kuku G. e Culha M. Investigating the Origins of Toxic Response in TiO₂ Nanoparticle-Treated Cells. Nanomaterials 2017, 7(4), 83; doi:10.3390/nano7040083.
http://www.mdpi.com/2079-4991/7/4/83