Un innovativo biopolimero

INGE S.p.A., azienda di Garbagnate Milanese che dal 1957 produce packaging primario in materiale plastico per l’industria cosmetica e per molti altri settori, ha deciso di utilizzare per alcune produzioni un innovativo biopolimero: si chiama Ingeo PLA ed è stato messo a punto dalla statunitense NatureWorks attraverso una tecnologia brevettata di polimerizzazione dell’acido lattico derivante dalla fermentazione degli zuccheri di piante quali, per esempio, il mais e la barbabietola. È biocompostabile, è prodotto con l’uso del 50% in meno di energia non rinnovabile rispetto ai polimeri tradizionali e con la produzione del 60% in meno di gas a effetto serra. Questo innovativo biopolimero si presenta come un materiale assolutamente trasparente e può essere lavorato come una qualsiasi plastica tradizionale. Inoltre, grazie a un processo di «vetrificazione», ovvero con l’aggiunta di una certa quantità di silicati e sali minerali, Ingeo PLA funge da barriera all’azione dell’ossigeno, ed è quindi utilizzabile per il confezionamento di sostanze che devono conservare a lungo le proprie caratteristiche.