Validare un’epidermide artificiale

Un gruppo di ricercatori francesi ha messo a punto un modello di epidermide umana da utilizzare per test di irritazione cutanea in-vitro.

L’epidermide è stata costruita per rispettare le caratteristiche morfologiche di una pelle nel breve e lungo periodo. Inoltre i ricercatori hanno studiato l’integrità della sua barriera epidermica.

L’epidermide è stata poi utilizzata per valutare il potenziale irritante di 20 sostanze nominate nelle Linee Guida numero 439 della OCSE, in Vitro Skin Irritation: Reconstructed Human Epidermis Test Method. Secondo tale documento, infatti, si possono usare nei test di assessment tessuti «artificiali» che rispondano alle stesse caratteristiche di quelli descritti al suo interno, L’idea dei ricercatori era quindi validare il loro tessuto per gli studi di irritazione cutanea. Il risultato è che la pelle ideata dai ricercatori offre performance simili, nell’analizzare le sostanze cosmetiche, a quelle descritte dalle Linee Guida sopra citate dell’OCSE.

Christophe Capallere, Christelle Plaza, Céline Meyrignac et al. Property characterization of reconstructed human epidermis equivalents, and performance as a skin irritation model. Toxicology in vitro. dicembre 2018. Volume 53 (pagg 45-56). doi: https://doi.org/10.1016/j.tiv.2018.07.005

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0887233318303552

di stefania Somaré