L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di utilizzare la misura dell’angolo di contatto per prevedere il comportamento degli ingredienti e dei prodotti cosmetici finiti sulla pelle, al fine di migliorare la sensazione della pelle e la struttura del prodotto: nello studio sono state valutate diverse classi di ingredienti e formulazioni cosmetiche.

Le misurazioni dell’angolo di contatto sono state eseguite con il metodo della Sessile Drop, utilizzando un’applicazione progettata e realizzata in laboratorio, e nello studio sono stati utilizzati vetro, teflon e pelle umana come substrati di riferimento.

In una fase preliminare sono stati misurati il parametro TEWL, il contenuto di sebo e l’idratazione della pelle umana, per impostare il metodo. I risultati dimostrano che il substrato di vetro può essere utilizzato come sostituzione della pelle: la tensione superficiale critica della pelle e del vetro sono rispettivamente circa 27 e 31 dyne cm-1.

Nel lavoro è stato valutato un tensioattivo non ionico con HLB aumentante: è stata valutata una correlazione tra l’angolo di contatto misurato e l’HLB, non a causa della diversa e complessa struttura molecolare. In dettaglio, l’eterexile idrossiestearato (θglass = 17.1°) ha mostrato un valore dell’angolo di contatto inferiore rispetto al polysorbate 20 (θglass = 28.1°). I lipidi e i siliconi hanno mostrato una diversa affinità per il substrato secondo i gruppi idrofili e la catena idrocarburica: gli angoli di contatto dei siliconi sono rimasti invariati indipendentemente dal substrato.

I prodotti cosmetici finiti (emulsioni O/W, W/O, olio di pulizia, olio per pelle secca) hanno mostrato diversi profili secondo il tensioattivo e la sua affinità per la fase continua della formulazione. Confrontando i valori dell’angolo di contatto sulla pelle dei tensioattivi non ionici, come etilesil idrossistearato e polysorbate 20, sono risultati valori inferiori (prossimi allo zero) rispetto a quelli di sodio laureth sulfato e stearalkonium cloruro (21,7° e 66,8°, rispettivamente).

Infine, i prodotti cosmetici finiti testati sulla pelle umana hanno mostrato un profilo diverso: i valori di angolo di contatto corrispondenti erano inferiori a 20 °. In conclusione, lo studio sistematico effettuato, valutando la bagnabilità di singoli ingredienti cosmetici su substrati diversi, ha permesso di trovare correlazioni tra l’uso di determinati ingredienti e la prestazione finale di un prodotto cosmetico.

International Journal of Cosmetic Science (2017), 39(4), 393-40.

di Chiara Lacapra e Silvia Rum