L’approccio ‘british’ al recycling

Il rivenditore britannico di prodotti per la salute e la bellezza Boots ha investito con decisione nell’universo del riciclo. Un successo “travolgente” all’interno dei punti vendita inglesi, dati che hanno portato il player a confermare il programma su scala europea, coprendo più di 700 destinazioni diverse.

La prova iniziale, con kick off a inizio Settembre 2020, ha coinvolto 50 negozi della catena di proprietà di Walgreens Boots Alliance a livello nazionale. A breve verranno aggiunti 650 punti vendita, fino a coprire un terzo dei negozi Boots del Regno Unito. Una volta depositati i prodotti di bellezza nei punti di riciclaggio, i prodotti vengono inviati al partner di riciclaggio di Boot Mygroup, dove vengono trasformati in contenitori di stoccaggio riutilizzabili che vengono utilizzati nei magazzini Boots. Per motivi di sicurezza, Boots non può accettare aerosol, flaconi di profumo, flaconi di smalto per unghie, tinture per capelli, tinte per sopracciglia e ciglia, rasoi, blister di vitamine o integratori e articoli elettrici. Al momento i prodotti che vengono riciclati per la maggiore sono dentifrici, detergenti per le mani, mascara e gel doccia; mentre i marchi con gli sku più riciclati provenivano da Colgate, No7, Boots e Nivea. Il tentativo di coinvolgere e sensibilizzare i consumatori è decisamente innovativo, garantendo loro la possibilità di partecipare ad un’interessante campagna di sostegno al pianeta. Sulla scia di quanto promosso già da altri players, come ad esempio Molton Brown, il riciclo sta diventando una modalità virtuosa per fidelizzare il consumatore con sempre maggior decisione.

Siamo lieti dell’accoglienza che ha avuto il programma Recycle at Boots, la reazione dei nostri clienti è stata straordinariamente positiva – ha affermato Lucy Reynolds, Direttore delle comunicazioni di Boots UK. – Abbiamo ascoltato il loro feedback e, di conseguenza, stiamo implementando ulteriormente lo schema, rendendo più facile che mai per i nostri clienti riciclare i loro prodotti vuoti che di solito andrebbero in discarica“.