 Nuovo packaging per la linea di deodoranti «Degree for Women». Il brand della Unilever, principalmente distribuito in U.S., ci offre un altro esempio di rinnovo del packaging finalizzato a un miglior posizionamento sul mercato femminile. Linee più sinuose accompagnano una forma nel complesso più ergonomica. Questo per esaltare le percezioni sensoriali tattili e per conferire un’immagine più vicina al percepito femminile, che chiede le linee curve, morbide e simmetrie. Polimeri neutri con finissaggi opachi completano quell’aspetto di eterea eleganza, candida, quasi una nuvola. Essenziale il decoro, finalizzato a esaltare il logotipo che rappresenta la marca. Un lavoro che nel complesso suggerisce armonia e ci porta a un secondo commento: l’intero progetto di rinnovo del packaging è stato coordinato da un’agenzia esterna, l’inglese Echo. L’agenzia si è proposta come figura di riferimento centrale rispetto a tutti i componenti della filiera produttiva di un packaging, ovvero il marketing team, i creativi, la produzione, gli acquisti fino alla parte finanziaria. Si è in questo modo favorito un preciso focus sul progetto, evitando le inefficienze tipiche della comunicazione tra team di aree industriali diverse e garantendo il risultato in tempi ridotti.
Nuovo packaging per la linea di deodoranti «Degree for Women». Il brand della Unilever, principalmente distribuito in U.S., ci offre un altro esempio di rinnovo del packaging finalizzato a un miglior posizionamento sul mercato femminile. Linee più sinuose accompagnano una forma nel complesso più ergonomica. Questo per esaltare le percezioni sensoriali tattili e per conferire un’immagine più vicina al percepito femminile, che chiede le linee curve, morbide e simmetrie. Polimeri neutri con finissaggi opachi completano quell’aspetto di eterea eleganza, candida, quasi una nuvola. Essenziale il decoro, finalizzato a esaltare il logotipo che rappresenta la marca. Un lavoro che nel complesso suggerisce armonia e ci porta a un secondo commento: l’intero progetto di rinnovo del packaging è stato coordinato da un’agenzia esterna, l’inglese Echo. L’agenzia si è proposta come figura di riferimento centrale rispetto a tutti i componenti della filiera produttiva di un packaging, ovvero il marketing team, i creativi, la produzione, gli acquisti fino alla parte finanziaria. Si è in questo modo favorito un preciso focus sul progetto, evitando le inefficienze tipiche della comunicazione tra team di aree industriali diverse e garantendo il risultato in tempi ridotti.
 
            
