L’uso di nanocristalli di carbossicellulosa di alta qualità, trasformati in polvere di cellulosa sferoidali di dimensioni micrometriche, si configura come promettente alternativa alle microplastiche sintetiche in ambito cosmetico.

I nanocristalli di cellulosa sono un moderno materiale polimerico di origine naturale ottenuto sfruttando tecnologie brevettate innovative da numerose piante e residui agricoli, come bambù, fibre di iuta e bucce di patate.

Le peculiarità fisiche e chimiche della cellulosa nanocristallina sono influenzate dalla fonte vegetale dalla quale viene estratta e dal metodo adoperato per isolare i nanocristalli. Questi ultimi assumono, di conseguenza, dimensioni e forme differenti (aghi, nanofibre, strutture sferoidali), che determinano in larga misura le possibilità e le direzioni applicative.

L’utilizzo di polveri di cellulosa sferoidali in formulazioni cosmetiche può non solo ridurre gli effetti negativi sull’ambiente acquatico, ma anche contribuire alla funzionalità del prodotto finito, migliorandone stabilità, spalmabilità e texture, o impattare positivamente sull’attenuazione di pori, cicatrici e rughe.

Sensorialità: l’impatto della granulometria

La consapevolezza della possibilità di perfezionare le caratteristiche funzionali delle emulsioni ha dato impulso allo sviluppo di creme viso a base di polveri di cellulosa sferoidali e alla valutazione delle qualità fisico-chimiche e funzionali del cosmetico finale.

Il presente lavoro, pubblicato su Polymers, esplora la fattibilità d’uso di polveri di cellulosa sferoidali con diverse granulometrie (2 e 7 µm) in creme per il viso e ne chiarisce l’effetto su specifiche proprietà fisico-chimiche e prestazionali.

Nello specifico, è stata allestita una serie di prototipi di creme per il viso con cellulosa sferoidale. Sono stati dunque condotti i seguenti test: stabilità, viscosità dinamica, analisi della texture, grado di idratazione cutanea ed esame dell’appeal sensoriale da parte dei consumatori.

Le conclusioni

Nessuno dei preparati ha mostrato instabilità nel tempo. L’aggiunta di polveri di cellulosa sferoidali ha aumentato la viscosità dinamica e la durezza e ridotto la forza di adesione delle emulsioni testate rispetto alla crema viso base. È stato osservato un effetto positivo correlato alla presenza di materie prime polimeriche sul livello di idratazione cutanea.

I risultati più favorevoli sono stati ottenuti con il prototipo E4, contenente polveri sferoidali con granulometria di 2 e 7 µm con un rapporto in peso di 2,5 a 2,5. Secondo i membri del panel sensoriale, la crema viso E4 si è rivelata la migliore e con benefici sensoriali.

In conclusione, le polveri di cellulosa sferoidali rappresentano una valida opzione biodegradabile alle microplastiche per applicazioni cosmetiche. Gli autori dello studio soprariportato intendono estendere la ricerca per dimostrarne l’impiego come potenziali ingredienti anti-age attraverso indagini diagnostiche sulle condizioni cutanee.

Klimaszewska E, Ogorzałek M, Okulska-Bożek M, Jabłońska E, Wyłup H, Nizioł-Łukaszewska Z, Tomasiuk R. Effect of Addition of Spheroidal Cellulose Powders on Physicochemical and Functional Properties of Cosmetic Emulsions. Polymers. 2025; 17(14):1926. https://doi.org/10.3390/polym17141926.

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