L’avena (Avena sativa L.), un’erba annuale della famiglia delle Poaceae, è rinomata per la ricca composizione nutrizionale, che comprende proteine, peptidi, polifenoli (come i flavonoidi), lipidi e β-glucano.
Tali componenti bioattivi vantano proprietà antinfiammatorie, antiprurito e idratanti, che li rendono efficaci nell’alleviare la secchezza e l’irritazione della pelle e nel rafforzare l’integrità della barriera cutanea.
Gli ingredienti derivati dall’avena, di conseguenza, in particolare l’avena colloidale e gli estratti, sono sempre più utilizzati nelle formulazioni per la personal care.
Bioattivi e benefici cutanei da fermentazione
Scomponendo enzimaticamente i substrati, la fermentazione non solo aumenta la resa dei bioattivi dell’avena, ma facilita anche la detossificazione e la degradazione di composti indesiderati presenti nelle materie prime, come fitati e tannini, con una migliore biodisponibilità.
La fermentazione microbica libera il pieno potenziale dell’avena ottimizzandone il profilo bioattivo, la sicurezza e la compatibilità cutanea, posizionandola come approccio trasformativo per formulazioni skincare avanzate.
Il presente lavoro, pubblicato sul Journal of Dermatologic Science and Cosmetic Technology, caratterizza i bioattivi e i benefici cutanei dell’avena fermentata, sottoposta a idrolisi enzimatica seguita da fermentazione con Saccharomyces cerevisiae.
Per valutare le proprietà lenitive dell’ingrediente in questione, sono stati condotti esperimenti per inibire il legame di TNF-α/TNFR1, il rilascio di ossido nitrico nelle cellule macrofagiche RAW264.7 e l’aggregazione dei neutrofili negli embrioni di pesce zebra.
Lo studio ha, inoltre, analizzato la secrezione dei fattori infiammatori, la funzione di barriera cutanea e gli effetti idratanti, utilizzando un modello di pelle irradiata con radiazioni ultraviolette di tipo UVB come surrogato della pelle fotodanneggiata.
Un fermentato dalla doppia azione
Il processo di fermentazione che coinvolge Saccharomyces cerevisiae è in grado di incrementare significativamente gli amminoacidi e i loro derivati nell’avena fermentata. In particolare, β -glucano, proteine totali e flavonoidi sono aumentati rispettivamente del 14,78%, 39,13% e 600%.
L’avena fermentata ha consentito il raggiungimento di un tasso di inibizione del legame TNF-α/TNFR1 del 79,87%. In aggiunta, ha ridotto il rilascio di ossido nitrico indotto da lipopolisaccaride nelle cellule RAW264.7 e inibito il reclutamento dei neutrofili negli embrioni di pesce zebra.
In un modello cutaneo stimolato con capsaicina, il 3,5% di avena fermentata ha soppresso l’espressione di TRPV1. In un modello cutaneo 3D irradiato con UVB, ha favorito la diminuzione della secrezione di citochine proinfiammatorie (IL-1α, IL-6, COX2, NF-κB) e potenziato in misura considerevole la regolazione di loricrina (128,57%), filaggrina (336,36%), transglutaminasi 1 (70,97%) e caspasi-14 (217,65%). Da ultimo, ha migliorato l’efficacia idratante con un impatto positivo sull’idratazione cutanea e i livelli di acquaporina-3.
Conclusioni
In conclusione, l’avena fermentata si configura come valido alleato nell’inibire l’espressione dei fattori infiammatori, nel migliorare la morfologia dei tessuti cutanei e nel favorirne l’idratazione, con molteplici effetti lenitivi e riparatori.
Gli estratti di avena fermentata da Saccharomyces cerevisiae rappresentano un promettente ingrediente innovativo, prezioso per le proprietà lenitive e protettive della cute.
Manman Liu, Lina Wang, Yue Li, Ping Zhang, Chuyang Wang, Yuxuan Wu, Yuyan Chen, Hu Huang, Xiang Li, Dual-action fermented oats (Avena sativa L.): Anti-inflammatory and skin barrier restoration, Journal of Dermatologic Science and Cosmetic Technology, 2025, 100103, ISSN 2950-306X, https://doi.org/10.1016/j.jdsct.2025.100103