Il melograno (Punica granatum L.) è un piccolo albero della famiglia delle Lythraceae (precedentemente Punicaceae), originario del Medio Oriente, ma attualmente distribuito nella regione del Mediterraneo, in Cina, India, Sudafrica e Nord e Sud America.
I suoi frutti, solitamente consumati freschi o trasformati in succo, possono essere suddivisi in tre parti principali: buccia, succo e semi. Durante la produzione del succo di melograno viene generata una quantità significativa di materiale di scarto, con le bucce che costituiscono circa il 26-30% del peso complessivo.
Una fonte di composti biologicamente attivi
Le bucce di melograno sono una ricca fonte di composti biologicamente attivi tra cui acidi fenolici (gallico, caffeico, ferulico, cinnamico, p-cumarico, ellagico, vanillico), flavonoidi (catechina, epicatechina, quercetina, rutina, kaempferolo, esperidina) e tannini (ellagitannini, gallotannini, punicalina, pedunculagina, granatine A e B, corilagina, tellimagrandina, gallagil, esoside). Acidi fenolici, flavonoidi e tannini (in particolare ellagitannini) determinano il potenziale antiossidante e l’attività antimicrobica delle bucce di melograno e dei loro estratti.
Il presente lavoro, pubblicato su Cosmetics, prende in esame la composizione fitochimica, l’attività antiossidante, antimicrobica e fotoprotettiva e l’applicazione in un’emulsione cosmetica di estratti ottenuti dalla buccia di melograno con diversi solventi.
Nello specifico, l’analisi dei composti fenolici è stata effettuata mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC). Il contenuto fenolico totale (TPC) e il contenuto di flavonoidi totali (TFC) sono stati valutati utilizzando metodi spettrofotometrici standard.
L’attività antiossidante è stata indagata mediante i saggi 2,2-difenil-1-picril-idrazile (DPPH) radical-scavenging, ferric-reducing antioxidant power (FRAP) e 2,2’-azino-bis (acido 3-etilbenzotiazolina-6-solfonico) (ABTS).
Lo screening antimicrobico è stato eseguito contro venti microrganismi di prova. L’effetto protettivo dai raggi ultravioletti (UV) degli estratti e dell’emulsione cosmetica è stato valutato spettrofotometricamente nell’intervallo di lunghezza d’onda 290-320 nm.
Materie prime dal valore aggiunto
L’analisi HPLC ha rivelato quattordici composti fenolici, tra cui quattro acidi fenolici (ellagico, gallico, p-cumarico e ferulico), due tannini (pedunculagina e punicalagina), sei flavonoidi (miricetina, esperidina, quercetina, luteolina, kaempferolo e apigenina) e due glicosidi della quercetina (rutina e iperoside).
I quattro estratti di buccia di melograno hanno confermato elevati livelli di contenuto fenolico totale (TPC), contenuto di flavonoidi totali (TFC) e potenziale antiossidante (DMSO > 70% etanolico > metanolico > acquoso) e una significativa attività antimicrobica. Hanno, inoltre, mostrato un notevole effetto protettivo dai raggi UV.
Applicato in un’emulsione cosmetica, l’estratto etanolico ha presentato valori di fattore di protezione solare (SPF) da 13,59 (0,5 mg/g) a 50,65 (5 mg/g).
In virtù dei risultati ottenuti, la buccia di melograno è una fonte promettente di composti bioattivi, da impiegare con successo tramite l’integrazione in molteplici prodotti per il benessere della pelle a valore aggiunto.
Tumbarski Y, Ivanov I, Vrancheva R, Mazova N, Nikolova K. Pomegranate Peels: A Promising Source of Biologically Active Compounds with Potential Application in Cosmetic Products. Cosmetics. 2025; 12(4):169. https://doi.org/10.3390/cosmetics12040169