La Cannabis sativa L. (C. sativa), nota anche come canapa o marijuana, è stata utilizzata fin dall’antichità come fonte di fibre tessili e medicinali. In particolare, il suo fiore contiene numerosi fitochimici, tra cui cannabinoidi, terpeni, Δ9-tetraidrocannabinoli (THC) e cannabidioli (CBD), sfruttati in medicina per le proprietà medicinali.
Oltre ai cannabidioli (CBD, 125 composti), i terpeni (120 composti) costituiscono la classe più ampia di componenti della Cannabis sativa e sono abbondanti soprattutto nei fiori.
Contenenti la struttura carboniosa dell’isoprene, i terpeni sono prodotti nel citoplasma delle cellule vegetali attraverso la via dell’acido mevalonico. La loro funzione primaria riguarda la difesa da predatori e agenti patogeni, mentre le proprietà bioattive includono proprietà antibatteriche, antinfiammatorie e antiossidanti.
Melanogenesi: l’impatto dei terpeni
L’inibizione della melanogenesi ha da qualche tempo guadagnato l’interesse del comparto cosmetico. Il meccanismo alla base della melanogenesi include la regolazione della tirosinasi mediante l’attivazione di diverse vie di segnalazione, come le vie delle protein-chinasi A e C.
Il presente lavoro, pubblicato su Scientific Reports, identifica e valuta l’effetto anti-melanogenico dell’estratto terpenico del fiore di Cannabis sativa (TCF) per esplorare nuovi agenti depigmentanti.
La gascromatografia-spettrometria di massa ha rivelato che l’ingrediente in questione racchiude cinque monoterpeni, undici sesquiterpeni e un diterpene. I test di MTT e del contenuto di melanina ne hanno dimostrato la capacità di determinare un decremento considerevole del quantitativo di melanina per cellula viva in modo dose-dipendente.
Il test di inibizione della tirosinasi ne ha sottolineato l’effetto inibitorio limitato sulla tirosinasi a parità di dose, con diminuzone della melanina.
L’analisi Western blot ha evidenziato che l’estratto terpenico del fiore di Cannabis sativa ha ridotto l’espressione del fattore di trascrizione associato alla microftalmia (MITF) e delle proteine correlate alla tirosinasi TRP1 e TRP2, sopprimendo protein-chinasi C (PKC), p38 e ERK/STAT3, mentre ha sovraregolato la via di segnalazione Akt in melan-a.
Nuovi agenti depigmentanti
I risultati evidenziano la potenziale applicazione dell’estratto terpenico del fiore di Cannabis sativa come agente depigmentante naturale per applicazioni cosmetiche.
Sono auspicabili ulteriori ricerche per identificare composti terpenici cruciali con attività inibitoria anti-melanogenica, che faciliterebbero l’uso dei fiori di Cannabis sativa come ingredienti depigmentanti e fonti di terpeni per lo sviluppo di prodotti per la personal care sempre più innovativi.
Kim JW., Han Y., Dorjsembe B. et al. Characterization of terpene extract from Cannabis sativa flower and evaluation of its anti-melanogenetic effect in melan-a cells. Sci Rep 15, 26231 (2025). https://doi.org/10.1038/s41598-025-10820-6.