L’Indonesia offre un vasto potenziale per l’esplorazione di agenti fotoprotettivi di origine vegetale.

Uno dei frutti più consumati è l’Ananas comosus sp., comunemente noto come ananas.

L’ananas contiene bromelina, una miscela di enzimi proteolitici e composti bioattivi non enzimatici concentrati principalmente nel gambo. In virtù delle proprietà esfolianti e della capacità di rimuovere le cellule cutanee danneggiate, quest’ultima è stata ampiamente incorporata in formulazioni skincare.

Recenti ricerche hanno dimostrato che la bromelina esercita effetti antinfiammatori riducendo la secrezione di citochine proinfiammatorie, come l’interleuchina-1β (IL-1β), l’interleuchina-6 (IL-6), il fattore di necrosi tumorale α (TNF-α) e il fattore di crescita trasformante β (TGF-β).

Attenua, inoltre, la produzione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) indotta da perossido di idrogeno (H2O2), peculiarità che la rende un valido alleato nel mitigare i danni cutanei correlati allo stress ossidativo. Tale meccanismo può essere sfruttato nella prevenzione delle problematiche dermatologiche causate dalle radiazioni ultraviolette (UV).

Bromelina e Octyl Methoxycinnamate: lo studio

Il presente lavoro, pubblicato su Cosmetics, si propone di valutare e ottimizzare l’efficacia delle creme a base di bromelina nel fornire protezione antiossidante e fotoprotezione contro i raggi ultravioletti (UV). Nello specifico, la crema solare è stata formulata incorporando il 3% di bromelina e il 5% del filtro UVB Octyl Methoxycinnamate (OMC) nella crema base.

L’attività antiossidante è stata valutata utilizzando il test di scavenging del radicale 2,2-difenil-1-picrilidrazile (DPPH), mentre il fattore di protezione solare (SPF) è stato determinato in vitro e in vivo per saggiare l’azione fotoprotettiva.

Sinergia: conclusioni e sfide future

La bromelina ha mostrato forti potenzialità antiossidanti. Per quanto riguarda la fotoprotezione, per la formulazione F3, che combinava la bromelina con altri filtri UV, sono stati riscontrati i valori di fattore di protezione solare (SPF) più elevati, pari a 22,043 ± 0,277 (in vitro) e 21,3 ± 2,901 (in vivo), a indicare una maggiore efficacia fotoprotettiva. Questo miglioramento è probabilmente dovuto all’effetto sinergico della bromelina con il filtro UVB Octyl Methoxycinnamate (OMC).

I risultati ottenuti suggeriscono una correlazione positiva tra caratteristiche antiossidanti della bromelina e fotoprotezione, con le prime che contribuiscono all’effetto fotoprotettivo complessivo. L’ingrediente funzionale in questione può, inoltre, essere impiegato senza il rischio di irritazioni cutanee o oculari. Lo studio soprariportato supporta il potenziale delle creme contenenti bromelina come formulazioni skincare a doppia azione, sia antiossidante che fotoprotettiva.

Per convalidare ulteriormente l’efficacia fotoprotettiva e la sicurezza delle formulazioni a base di bromelina, indagini future dovrebbero includere test in vivo su pelle umana.

Marissa Z, Mita SR, Kusumawulan CK, Sriwidodo S. Antioxidant and Photoprotective Activity of Bromelain Cream: An In Vitro and In Vivo Study. Cosmetics. 2025; 12(2):41. https://doi.org/10.3390/cosmetics12020041

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