Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oltre il 50% dei pazienti oncologici richiede la radioterapia come parte del trattamento. Quest’ultima viene quindi utilizzata insieme all’intervento chirurgico, sia prima sia dopo, e alla chemioterapia sistemica.

La radioterapia non è, tuttavia, esente da effetti collaterali. Tra i più comuni, che colpiscono circa il 95% dei pazienti, rientrano le reazioni cutanee, ossia le cosiddette radiodermiti. Queste manifestazioni variano da lievi a gravi.

Le aree più vulnerabili sono le parti del corpo in cui due superfici cutanee si incontrano (seni, inguine), quelle con pelle sottile e liscia (inguine, viso, ascelle) e le zone in cui l’integrità degli strati cutanei è già stata compromessa.

Reazioni cutanee da radioterapia

Le reazioni cutanee osservate durante il trattamento dipendono dalla dose di radiazioni e dalla durata della terapia, ma risentono anche di comorbilità, età, salute generale, dipendenze ed eventuali farmaci utilizzati.

Le più diffuse includono eritema transitorio e persistente, desquamazione umida e secca accompagnata da effusione sierosa, epilazione persistente, iperpigmentazione, ulcerazione, macchie e/o rash, atrofia cutanea.

La radiodermite causa anche bruciore, dolore e disagio, con conseguente impatto sulla qualità della vita dei pazienti. L’ipossia tissutale, con necrosi e infiammazione associate, può inoltre portare alla generazione di quantità significative di specie reattive dell’ossigeno (ROS).

La capacità della pelle di rigenerarsi diminuisce significativamente quando la terapia si prolunga o la dose di radiazioni ricevuta aumenta. La pelle sottoposta alla radiazione richiede, quindi, un ciclo di trattamento speciale, a causa della sua sensibilità e suscettibilità a fattori esterni come le radiazioni ultraviolette (UV).

Skincare post radioterapia: lo studio

Il principale fattore che danneggia la cute durante la radioterapia sono i radicali liberi, che si formano dalle molecole d’acqua e dai granulociti nella zona infiammata. L’impiego di sostanze dalle proprietà antiossidanti, abbondanti in estratti vegetali ed erboristici, sembra configurarsi come terapia complementare nel trattamento della radiodermite.

Il presente lavoro, pubblicato su Applied Sciences, è stato condotto con l’obiettivo di indagare l’inserimento di ingredienti di origine vegetale derivati dalla specie Boswellia in formulazioni topiche per la skincare post radioterapia. Nello specifico, sono stati allestiti una serie di preparati cosmetici contenenti additivi di origine vegetale della specie Boswellia e le corrispondenti formulazioni placebo.

Per valutare l’applicabilità degli emulgel come oncocosmetici, ne sono state poi determinate la stabilità, le proprietà fisico-chimiche e reologiche e la capacità antiossidante ed è stata eseguita un’analisi somatosensoriale.

La ricerca si è proposta di collegare l’effetto degli additivi derivati dalle piante alle funzionalità del prodotto, determinate tramite metodi strumentali e indagando le peculiarità sensoriali.

L’emulgel con l’estratto ottenuto mediante Soxhlet e l’olio essenziale (Em_SO) è risultato il prodotto più promettente, per l’elevato potere antiossidante (percentuale di inibizione dell’11,69%) e il ricco contenuto di polifenoli (3,63 mg/dm3). Per di più, tutte le sue caratteristiche, in primis consistenza (4,00), assorbimento (4,43) e idratazione (4,71), hanno portato a pareri positivi.

A differenza del placebo, per l’emulgel con additivi di origine vegetale da boswellia è stata riscontrata l’esistenza di correlazioni significative tra le percentuali di inibizione e il quantitativo di polifenoli con le caratteristiche sensoriali e fisico-chimiche dei campioni.

In particolare, sono state dimostrate connessioni con l’odore, l’idratazione, l’untuosità, il pH, la distribuzione e le dimensioni delle goccioline di fase dispersa.

Boswellia per oncocosmetici: le conclusioni

La possibilità di utilizzare estratti vegetali nella cura dei pazienti oncologici, soprattutto in termini di prevenzione delle dermatosi che accompagnano la radioterapia, è una questione relativamente nuova e attuale per la comunità scientifica e i dipartimenti di ricerca e sviluppo delle aziende cosmetiche e farmaceutiche.

I dati raccolti nello studio soprariportato confermano che gli additivi di origine vegetale della specie Boswellia, noti per le preziose proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche e rigenerative, hanno un grande potenziale per diventare ingredienti chiave nella formulazione di oncocosmetici, specialmente sotto forma di emulgel.

Kulawik-Pióro A, Goździcka W, Kruk J, Piotrowska A. Plant-Origin Additives from Boswellia Species in Emulgel Formulation for Radiotherapy Skin Care. Applied Sciences. 2024; 14(19):8648. https://doi.org/10.3390/app14198648