L’erba medica (Medicago sativa), della famiglia delle Fabaceae, è stata ampiamente utilizzata come trattamento a base di erbe in tutti i Paesi asiatici.
Ricerche disponibili in letteratura hanno dimostrato che i suoi estratti da semi, foglie e fiori vantano un ingente contenuto in bioattivi quali flavonoidi, alcaloidi, saponine e composti fenolici e ne hanno sottolineato l’efficacia antiossidante e lenitiva.
Estratti di semi a confronto
Il presente lavoro, pubblicato sull’International Journal of Cosmetic Science, esplora gli effetti anti-melanogenici e i meccanismi molecolari di due diversi estratti di semi di erba medica: precipitato in etanolo di erba medica (AEP) e surnatante in etanolo di erba medica (AES).
Nello specifico, la composizione chimica dei due estratti è stata analizzata usando cromatografia a scambio anionico ad alte prestazioni con rivelazione amperometrica pulsata (HPAEC-PAD) e cromatografia liquida con spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS).
Per dimostrare l’effetto inibitorio sulla sintesi di melanina sono state impiegate cellule B16F10 e cellule MNT-1. L’espressione genica e i livelli proteici di tirosinasi, proteina correlata alla tirosinasi 1 (TRP1), dopacromo tautomerasi (DCT) e fattore associato alla microftalmia (MITF) sono stati confermati tramite RT-PCR semiquantitativa, Western Blot e immunocitochimica. I meccanismi alla base di questi fattori sono stati chiariti in B16F10. Da ultimo, l’effetto inibitorio sulla melanogenesi è stato convalidato su pelle artificiale 3D (MelanoDerm).
Opportunità dai meccanismi molecolari
Entrambi gli estratti hanno ridotto il contenuto di melanina nelle cellule B16F10 stimolate con ormone α-melanocita-stimolante (α-MSH) e, di conseguenza, favorito un decremento dei livelli di mRNA e proteine dei target correlati alla melanogenesi, tirosinasi, proteina correlata alla tirosinasi 1 (TRP1) e fattore associato alla microftalmia (MITF), come dimostrato da RT-PCR semiquantitativa e immunocitochimica.
Hanno, inoltre, determinato la diminuzione dei quantitativi proteici dei regolatori a monte del fattore associato alla microftalmia (MITF), come le proteine chinasi attivate da mitogeni (ERK), la proteina legante l’elemento di risposta al cAMP (CREB) e la β-catenina.
Una simile inibizione della produzione di melanina e una ridotta espressione della proteina tirosinasi e dell’mRNA e del fattore associato alla microftalmia (MITF) sono state confermate anche nelle cellule MNT-1.
Adoperando tessuto cutaneo umano artificiale (MelanoDerm), è stato osservato un significativo calo del contenuto di melanina.
In conclusione, gli estratti di semi di Medicago sativa esercitano un effetto inibitorio sul processo di produzione di melanina modulando l’attività delle proteine chinasi attivate da mitogeni (ERK), della proteina legante l’elemento di risposta al cAMP (CREB) e della β-catenina, sopprimendo così il fattore associato alla microftalmia (MITF) e riducendo i livelli di tirosinasi, proteina correlata alla tirosinasi 1 (TRP1) e dopacromo tautomerasi (DCT).
Nel complesso, i risultati ottenuti suggeriscono che gli ingredienti in questione potrebbero rappresentare una promettente strada per ulteriori ricerche e sviluppi nel settore cosmetico.
Kim CR, Woo J, Kim KL, Choi M, Shin HJ, Kim J, et al. Anti-melanogenic effects of Medicago sativa seed extracts on melanocytes. Int J Cosmet Sci. 2025; 00: 1–12. https://doi.org/10.1111/ics.13092