L’esposizione cronica alla radiazione solare induce il fotoinvecchiamento cutaneo e la formazione di rughe. Disporre di un sistema per quantificare l’alterazione istologica della cute fotoinvecchiata è importante per verificare la gravità del processo di fotoinvecchiamento. Uno studio condotto dai Dipartimenti di Dermatologia, Chriurgia Plastica e Biologia cellulare della Tokai University School of Medicine in collaborazione con Innovative Beauty Science Laboratory di Kanebo Cosmetics ha stabilito un metodo di valutazione basato sul «livello istologico di foto-invecchiamento». I ricercatori hanno sviluppato un indice che mostra i cambiamenti graduali nei tessuti, permettendo di mettere in correlazione effetti dei raggi UV e cambiamenti del tessuto dermico. È stata effettuata l’analisi istologica di sezioni di cute prelevate da 36 soggetti asiatici per l’alterazione istologica delle fibre eleastiche mediante immunoistochimica utilizzando la colorazione Elastica-van Gieson e decorina (un marker della condizione delle fibre di collagene). La prima osservazione interessante è stata che l’alterazione iniziale delle fibre elastiche si verificava nello strato profondo del derma. Mentre si riduceva l’intensità del segnale della decorina in associazione a una maggiore alterazione delle fibre elastiche nel derma reticolare, l’intensità del segnale aumentava appena sotto la membrana basale (la zona di Grenz). In base ai cambiamenti istologici osservati nelle fibre elastiche, decorina e collagene, i ricercatori hanno classificato i tessuti cutanei alterati in 6 livelli di gravità. Dall’analisi della cute di 26 donne caucasiche è risultata una correlazione tra livello istologico di fotoinvecchiamento e punteggio delle rughe (wrinkle score): quest’ultimo nelle rughe agli angoli degli occhi, la definizione e la profondità delle rughe erano maggiori nella cute classificata al livello avanzato di fotoinvecchiamento. Questi risultati hanno confermato che il deterioramento di collagene, elastina e decorina è implicato in modo significativo nella formazione delle rughe.
Journal of Investigative Dermatology (2012) 132, S115–S122. doi:10.1038/jid.2012.89
di S.Guenzi