Diversi studi scientifici hanno indagato il meccanismo di rilascio del colore dell’henné per migliorare l’esperienza d’uso del consumatore. La caratteristica colorazione arancione dell’henné, attribuita al lawsone (2-idrossi-1,4-naftochinone), rappresenta sia il suo attributo funzionale primario sia un fattore limitante nell’applicazione.
Questo composto, infatti, non solo è scarsamente solubile in acqua e sensibile ai raggi ultravioletti (UV), ma richiede anche condizioni di estrazione specifiche per essere sufficientemente concentrato da consentire ulteriori lavorazioni, in primis la colorazione delle chiome.
Gli estratti adatti alla formulazione di coloranti per capelli contengono coloranti, i loro precursori, ad esempio il lawsone, e altri metaboliti secondari come i polifenoli. Questi ultimi si legano alle cheratine tramite legami a idrogeno e interazioni idrofobiche e possono formare complessi con strutture polifenoliche e chinoidi, nonché con diversi metalli di transizione quali Fe2+, Cu2+ e Zn2+.
Coloranti per capelli da Lawsonia inermis L.
Il presente lavoro, pubblicato sull’International Journal of Cosmetic Science, prende in esame il miglioramento dell’applicazione, delle prestazioni, della prevedibilità del colore e della stabilità dei coloranti per capelli di origine vegetale derivati da Lawsonia inermis L., studiando il meccanismo di rilascio del lawsone durante l’estrazione e ottimizzando le condizioni di lavorazione per prevenirne la formazione prematura.
Nello specifico, è stato sviluppato un sistema bicomponente, costituito da precursori naturali del lawsone (hennosidi) in una formulazione e da un agente catalitico (β-glucosidasi) in un’altra.
La materia prima dell’henné è stata estratta adoperando metodi di macerazione, Soxhlet e su scala industriale con vari solventi. Gli estratti sono stati analizzati per resa e contenuto di lawsone, hennosidi, polifenoli, metalli e zuccheri riducenti. La cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC) ha permesso di quantificare lawsone ed hennosidi.
Zuccheri riducenti e polifenoli sono stati misurati rispettivamente utilizzando acido dinitrosalicilico e saggi di Folin-Ciocalteu. Il pelo di yak è stato tinto con diverse formulazioni e valutato per colore finale e resistenza al lavaggio usando il sistema di colorazione CIELab.
Condizioni di lavorazione a confronto
Le formulazioni con lawsone pre-rilasciato sono risultate instabili e inefficaci dopo quattro settimane. Al contrario, i preparati in gel con hennosidi senza β-glucosidasi sono rimasti stabili per oltre otto settimane e hanno prodotto un colore uniforme quando combinate con l’enzima prima dell’applicazione.
L’estrazione etanolica ha dato luogo ad estratti ricchi di hennosidi senza formazione di lawsone. Anche l’estrazione acquosa al punto di ebollizione ha portato ad estratti abbondanti in hennosidi. L’estrazione Soxhlet ha determinato il mantenimento dell’attività β-glucosidasica nel materiale di partenza. Il prodotto in gel bicomponente ha dimostrato una resistenza al lavaggio e un’intensità di colore paragonabili a quello convenzionale, con semplicità e velocità di applicazione e risciacquo maggiori.
Le formulazioni che utilizzavano lawsone facilmente reperibile non hanno offerto, tuttavia, risultati costanti e non hanno colorato il pelo di yak a partire da quattro settimane dopo la formulazione. L’integrazione in formula di mono-glicosidi naturali del lawsone ha portato ad un’applicazione stabile che può essere combinata con una β-glucosidasi prima della colorazione dei capelli per rilasciare lawsone. È stato poi garantito che il lawsone fosse rilasciato poco prima della tintura dei capelli, prevenendone così la degradazione e assicurando una colorazione vibrante anche dopo otto settimane di conservazione.
Diversi estratti sono stati confrontati in termini di capacità tintoria e resistenza al lavaggio, per verificarne l’idoneità e la scalabilità per perfezionamenti futuri di estrazione e formulazione. Un estratto etanolico prodotto su scala industriale si è rivelato il più promettente per la successiva ottimizzazione del prodotto, in termini di risultato di colorazione e resistenza al lavaggio, rispetto all’uso tradizionale in pasta.
Dallmann N, Vill V, Straske F. Reinventing henna: Enzyme-catalysed colour release from stabilized Lawsonia inermis L. extracts. Int J Cosmet Sci. 2025; 00: 1–17. https://doi.org/10.1111/ics.70029











