RIFM: la sicurezza nel mondo fragrance

Tra gli organi regolatori più importanti nel complesso mondo delle fragranze un posto di rilievo è sicuramente occupato dal RIFM, The Research Institute for Fragrance Materials, fondato nel 1966 e importante punto di riferimento del settore insieme all’IFRA.

I compiti dell’ente sono quelli di elaborare e distribuire dati scientifici sulle diverse materie prime che compongono le profumazioni, compito che ha reso il RIFM uno degli attori principali per quanto riguarda il progetto IDEA, International Dialogue on Allergen Evaluation, lanciato nel 2013.

RIFM possiede al suo interno il database più aggiornato, su scala worldwide, per quanto riguarda i dati chimico-fisici, tossicologici ed eco-tossicologici sulle diverse materie prime del mondo fragrance e aromi, indicazioni che vengono poi lasciate nelle mani di un pool di esperti che compone un panel esterno di valutazione, dove trovano spazio le più diverse figure mediche da dermatologi a esperti di tossicologia, da specialisti dell’apparato respiratorio a medici dedicati alle sintomatologie del sistema riproduttivo.

Proprio il giudizio di questo gruppo di esperti è alla base di alcune importanti restrizioni sull’utilizzo di alcune materie prime nell’organo dei profumieri, limitazioni opportunamente riportate anche negli standard dell’IFRA.

Oltre alla parte legata ai rischi per la salute, nel RIFM è presente anche un programma di rispetto e difesa dell’ambiente, dove l’ente insieme a istituti accademici e importanti organizzazioni internazionali come il Centro Europeo di Ecotossicologia e la SETAC, Società di Chimica e Tossicologia Ambientale, conduce studi approfonditi sugli effetti delle fragranze nei punti cardini del sistema terra: mare, suolo e aria. Questa decisa spinta del RIFM in tale direzione e l’adozione di un programma specifico si sposa pienamente con la necessità di avere profumazioni ‘green’ con un impatto sull’ambiente ai minimi termini e che non causino problematiche di allergie oppure di bio-accumulo tra i consumatori, che sempre più specie su scala mondiale amano cospargersi di profumi.

di L.Ilorini, cosmetologo