Rispetto ad altre regioni corporee, ad esempio la schiena, la pelle delle labbra mostra caratteristiche distinte: è molto più sottile, è composta solo da pochi strati cellulari ed è ricoperta da uno strato corneo ortocheratosico molto delicato con un quantitativo di melanina minimo.
Ricerche scientifiche hanno riscontrato in quest’area del viso anche differenze significative nella struttura cutanea tra donne e uomini, derivanti principalmente da fattori ormonali e biologici. L’anatomia unica rende, dunque, le labbra particolarmente vulnerabili ai danni chimici, fisici e microbiologici.
Oltre il test SPF: lo studio
Data la singolarità anatomica delle labbra e la diversa composizione fisico-chimica dei rossetti, è evidente la necessità di studi approfonditi che verifichino le prestazioni protettive dalle radiazioni ultraviolette (UV) di tali formulazioni, utilizzando metodi quantitativi solidi, che vadano oltre i classici test SPF.
Il presente lavoro, pubblicato su Processes, valuta l’efficacia di rossetti protettivi con diversi valori di fattore di protezione solare (SPF) (10, 15 e 30) contro i raggi UVA e infrarossi (IR).
Nello specifico, la riflettanza emisferica direzionale (DHR) è stata misurata su diverse bande spettrali (335–380 nm, 400–540 nm, 700–1100 nm e 1000–1700 nm) con il riflettometro SOC 410.
Poiché il dispositivo impiegato non era in grado di coprire l’intervallo UVB (290–320 nm), lo studio non fornisce un’analisi diretta dell’SPF nel suo senso convenzionale. Le misurazioni sono state effettuate in quattro punti temporali fino a 120 minuti post applicazione del rossetto.
Opportunità e sfide future
I rossetti con valori di SPF più elevati hanno alterato significativamente la riflettanza cutanea nelle gamme UVA e IR, con l’SPF 30 che ha mostrato la riflettanza più bassa nella gamma UVA (335-380 nm), suggerendo un maggiore assorbimento delle radiazioni UVA da parte del prodotto e una riflettanza significativamente più elevata nelle gamme IR rispetto alle formulazioni con SPF più bassi.
I valori di riflettanza sono generalmente aumentati nel tempo dopo l’applicazione per le bande spettrali chiave. I risultati ottenuti dimostrano che i rossetti con SPF forniscono un’attenuazione variabile delle radiazioni UVA e IR, comprovandone il ruolo nella fotoprotezione completa delle labbra.
I dati supportano l’importanza della selezione del fattore di protezione solare per una protezione ottimale, in particolare contro le componenti penetranti UVA e IR della luce solare.
I limiti dello studio
Il lavoro soprariportato presenta tuttavia alcune limitazioni, in primis il numero limitato di partecipanti per vagliare i dati in base all’età. Il dispositivo adoperato non consente, inoltre, la valutazione della riflettanza UVB, ma solo di una parte di quella UVA. In aggiunta, le proprietà strutturali della pelle delle labbra, come il ridotto spessore dello strato corneo, possono influenzare l’efficacia dei rossetti rispetto alla cute dell’avambraccio, utilizzata in qualità di campione surrogato. I risultati devono pertanto essere interpretati come un’approssimazione, piuttosto che come una misurazione diretta dell’efficacia sulle labbra. Sono auspicabili studi futuri che sfruttino protocolli e strumenti di test specifici per le labbra per confermare le evidenze in condizioni reali.
Da ultimo, i valori di riflettanza possono risentire delle lievi variazioni nello spessore dello strato protettivo di rossetto derivanti dall’applicazione manuale del campione. Per superare tale inconveniente, un esame oggettivo dello spessore dello strato (ad esempio, profilometria, imaging trasversale) potrebbe migliorare l’accuratezza dell’indagine.
Zemła-Krawczyk M, Sarecka-Hujar B. Evaluation of the Effectiveness of Protective Lipsticks with Different Sun Protection Factor Values Against UVA and Infrared Radiation. Processes. 2025; 13(9):2864. https://doi.org/10.3390/pr13092864.