La valorizzazione dei sottoprodotti alimentari attraverso la creazione di preparati a valore aggiunto è un’area in crescita dell’economia circolare.

Un esempio di rifiuto di questo tipo è rappresentato dai fondi di caffè esausti (SCGs), associati alla produzione e al consumo globali di caffè in costante aumento.

Solo circa il 30% della massa dei chicchi di caffè può essere, infatti, trasformato in bevande. Una frazione maggiore finisce pertanto sotto forma di fondi esausti (SCGs), principalmente smaltiti come scarti.

Stabilità, parametro chiave

I fondi di caffè esausti possono essere adoperati come particelle abrasive in scrub cosmetici. Il loro impiego consente di ottenere un prodotto dal gradevole aroma di caffè, nonché di origine naturale e rispettoso dell’ambiente, un vantaggio molto apprezzato dai consumatori.

Il presente lavoro, pubblicato su Cosmetics, prende in esame l’allestimento di scrub cosmetici a base di fondi di caffè esausti.

Poiché la base dell’emulsione e la sua stabilità sono cruciali per la produzione di tali formulazioni, sono stati inclusi nello studio emulsionanti selezionati a base di olio di nocciolo di albicocca, lecitina di soia e un emulsionante naturale derivato dall’olio d’oliva.

Sono state considerate emulsioni con glicerina e olio di ricino, nonché con l’aggiunta di olio di macadamia.

È stata condotta una valutazione dell’efficacia degli emulsionanti nella stabilizzazione delle emulsioni e un’analisi degli effetti sulla shelf life dei prodotti finiti.

Emulsionanti a confronto: le conclusioni

I fondi di caffè esausti sono un’ottima materia prima per la produzione di scrub cosmetici dal piacevole aroma di caffè. Indagini preliminari ne hanno confermato le delicate proprietà abrasive.

L’uso di emulsionanti naturali nello sviluppo di basi cosmetiche dà luogo a formulazioni ecocompatibili e rispettose della pelle. Ulteriori ricerche potrebbero favorire nuovi metodi di produzione efficaci e sicuri per gli utilizzatori e per l’ambiente.

Impiegando le tecniche presentate nello studio soprariportato, è stato possibile produrre basi per emulsioni cosmetiche olio/acqua (O/W), da cui sono stati poi ottenuti scrub al caffè.

I preparati sono composti da un emulsionante, olio di mandorle, glicerina o olio di ricino, e ad alcuni è stato aggiunto olio di noce di macadamia.

L’emulsionante è l’ingrediente con la maggiore influenza sulla stabilità dell’emulsione. Tra quelli adoperati, l’emulsionante a base di olio di nocciolo di albicocca si è dimostrato l’unico stabile. Le emulsioni che lo contengono sono dunque una buona base per scrub al caffè, sia con glicerina e olio di ricino, sia con l’inserimento di olio di macadamia.

Nonostante l’elevata percentuale di goccioline di piccolo diametro e diametro di Sauter spesso inferiore rispetto ad altri emulsionanti, la lecitina di soia non si è rivelata un buon emulsionante per le emulsioni messe a punto, portando a sistemi non stabili.

Il tutto ad indicare che, oltre alla dimensione delle goccioline, la stabilità risente anche delle interazioni tra i componenti.

L’unione di olio di noce di macadamia ha ridotto i diametri volumetrici medi delle emulsioni con emulsionante a base di olio d’oliva e glicerina. Lo stesso effetto è stato riscontrato per emulsioni con lo stesso emulsionante e olio di ricino a concentrazioni fino al 12% di olio di macadamia. I campioni con questo emulsionante non sono, però, risultati stabili.

L’olio di macadamia è una valida aggiunta agli scrub cosmetici. Nelle emulsioni con olio di nocciolo di albicocca e olio di ricino, aumenta la percentuale di goccioline con diametri più piccoli, migliorando la stabilità del sistema. Date le sostanze preziose per la salute cutanea in esso contenute, il prodotto finale è inoltre più ricco, a beneficio della qualità.

Szaferski W, Janczarek M. Preparation of Cosmetic Scrub Bases from Coffee Waste and Eco-Friendly Emulsifiers. Cosmetics. 2025; 12(1):31. https://doi.org/10.3390/cosmetics12010031

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