Un nuovo agente sbiancante di origine vegetale

(Wikipedia)
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Gli autori hanno isolato i cristalli dalla frazione di cloroformio di un estratto etanolico di Kaempferia galanga (Zingiberaceae) e hanno identificato il composto etil p-metossicinnamato grazie alle analisi di risonanza magnetica nucleare. Il presente studio ha evidenziato che l’etil p-metossicinnamato è in grado di diminuire significativamente la sintesi della melanina nella linea cellulare di melanoma B16F10, stimolata con l’ormone α-melanocita-stimolante (α-MSH). In un sistema sperimentale cell-free, però, l’etil p-metossicinnamato non ha dimostrato di inibire direttamente la tirosinasi, l’enzima limitante della melanogenesi. Invece, nelle cellule B16F10 ha inibito l’attività della tirosinasi in maniera dose-dipendente. Inoltre l’analisi Western Blot ha evidenziato che l’etil p-metossicinnamato inibiva il fattore di trascrizione associato alla microftalmia e abbassava i livelli di tirosinasi nelle cellule B16F10 stimolate con α-MSH. Questi risultati indicano che l’effetto inibitorio della pigmentazione dell’etil p-metossicinnamato era determinato dalla regolazione della tirosinasi. L’etil p-metossicinnamato isolato da Kaempferia galanga potrebbe essere utilizzato come agente sbiancante della pelle allo scopo di trattare i disordini della pigmentazione.
Ju-Ko et al., 2014. Phytotherapy Research, 28: 274-279

di A. Bulgarelli