Un riferimento per i test sugli imballaggi

Per l’esecuzione dei test sugli imballaggi attualmente ci si può rifare al regolamento food contact materials, il quale ha precise indicazioni sui test di stabilità e compatibilità del sistema imballaggio alimento, che possono essere in parte applicate al settore cosmetico. Per esempio per le materie plastiche si può fare riferimento al Regolamento CE 10/2011 (Plastic Implementation Measures) un’appendice del Reg. CE 1935/2004, vero pilastro della legislazione sui food contact materials, che riguarda i produttori di materiali plastici per alimenti, e stabilisce i test di migrazione delle sostanze chimiche da effettuare per garantire la sicurezza dei materiali. Il regolamento 1223/2009 dei cosmetici, con le nuove richieste della scheda di sicurezza, rende più difficile nascondere informazioni critiche sulle sostanze potenzialmente pericolose presenti nella composizione dell’imballo. I produttori di imballi così come le aziende (compresi i vari realizzatori di semilavorati lungo la filiera) dunque da ora in poi dovranno effettuare e rendere trasparenti tutti i test di migrazione. La norma da indicazioni su come condurre le prove di cessione su come misurare e valutare i limiti di migrazione globale e specifica. Per carte e cartoni utilizzati per le saponette, per esempio, ci si può rifare al D.M. 21.3.1973 e successive aggiunte dove sono stabiliti i test per verificare composizione (materie fibrose e carica) così come la presenza di additivi o di metalli pesanti come residui di lavorazione. Ci si può rifare allo stesso decreto per le prove da eseguire su imballaggi di vetro dove sono stabilite tutte le modalità per eseguire i test di cessione su vetro di tipo A, B e C (Tipo A: vetri borosilicati e sodico calcici, anche colorati, che sopportano elevate temperature. Tipo B: vetri sodico calcici, anche opacizzati, che sopportano la temperatura di pastorizzazione. Tipo C: cristallo al Pb, generalmente usati per piatti e bicchieri).

di E.Brunelli – PhD Biotechnology, Università del Piemonte Orientale