Uso di modelli cutanei in vitro per testare la tossicità di liquidi ionici

laboratorio

La maggior parte dei solventi oggi in suo nell’industria chimica sono tossici e poco eco-sostenibili. Nella ricerca di potenziali sostituti a questi solventi tradizionali, l’attenzione si è sempre più concentrata sui liquidi ionici, visti come prototti più ecologici utili soprattutto nella catalisi e nella sintesi di molecole organiche.

Alcuni suggeriscono che possano essere utili anche per effettuare estrazioni in soluzione acquosa. Uno dei limiti di queste sostanze è che ancora nulla si sa della loro tossicità per la cute umana. Un gruppo di ricercatori coreani ha quindi avviato uno studio proprio per capire qualcosa di più di questa tossicità e lo ha fatto utilizzando 2 linee cellulari differenti, una di cheratinociti (HaCaT) e una di fibroblasti, e un modello 3D di epidermide umana e un modello a spessore completo.

La citotossicità è stata testata per alcuni anioni rappresentativi dei liquidi anionici, e in particolare Bistriflimide, [TFSI], Esafluorofosfato, [PF6], Tetrafluoroborato, [BF4], e Dicyanamide, [DCA], e per cationi altrettanto indicativi, ovvero 1-Ethyl-3-methylimidazolium chloride, [EMIM], N-n-butyl-N-methylpyrrolidinium, [BMPY], tetrabutylammonium, [TBA], e Zinco, [Zn]. Lo studio ha individuato nell’anione [TFSI] un potenziale agente tossico per la cute umana: è stato infatti in grado di indurre necrosi cellulare e quindi morte in entrambe le linee cellulari utilizzate. Un’analisi dettagliata suggerisce che questo anione vada a diminuire il glutatione cellulare, il che porta a un aumento delle specie ROS nella cellula.

Il processo può infatti essere bloccato dall’uso di antiossidanti. L’effetto di questo anione sui modelli più complessi è più lieve, seppur presente, e la tosicità è limitata allo strato dell’epidermide. Lo studio suggerisce quindi un potenziale tossico di questi nuovi solventi. O comunque di alcuni di essi.

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0887233317302771

di S.Somaré