La vinaccia d’uva è un sottoprodotto dell’industria vinicola. È composta principalmente da bucce, semi e raspi e rappresenta circa il 20-25% del peso dell’uva pressata per la produzione di vino.
I semi sono ricchi in antiossidanti fenolici estraibili, in primis acido fenolico, flavonoidi, procianidine e resveratrolo, mentre le bucce sono fonte di grandi quantità di antociani. Capaci di fornire un’ampia gamma di tonalità, questi hanno suscitato crescente interesse per l’impiego come coloranti cosmetici.
Oltre agli antiossidanti fenolici, il residuo in questione abbonda anche in lipidi, proteine, fibre indigeribili e minerali. In particolare, i semi d’uva contengono il 13-19% di olio, ricco di acidi grassi essenziali, circa l’11% di proteine, il 60-70% di carboidrati indigeribili e antiossidanti non fenolici, come tocoferoli e betacarotene.
L’uso della vinaccia d’uva come ingrediente cosmetico si configura pertanto come approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente, in linea con i principi dell’economia circolare.
Colore e proprietà antiossidanti: lo studio
Il presente lavoro, pubblicato su Sustainability, prende in esame le proprietà meccaniche selezionate di balsami labbra con diverse percentuali di vinaccia d’uva.
Nello specifico, per ciascun preparato allestito sono stati valutati l’attrito cinetico, la durezza, la forza di taglio massima e la resistenza alla penetrazione. Sono stati poi determinati l’attività antiradicalica contro il 2,2-difenil-1-picril-idrazile (DPPH) e il contenuto fenolico totale ed analizzati i parametri cromatici. Tutti i test sono stati condotti su prototipi di balsami labbra contenenti l’1, il 3 e il 5% di vinaccia d’uva e un campione di controllo.
Il valore dell’upcycling: le conclusioni
Le formulazioni a base di antocianine si sono dimostrate in grado di agire come antiossidanti, neutralizzando i radicali liberi nella matrice del balsamo labbra.
La più alta attività antiradicalica contro il radicale 2,2-difenil-1-picril-idrazile (DPPH) (64,44%) è stata osservata per il preparato con aggiunta del 5% di vinaccia. Al diminuire della percentuale, anche l’attività antiradicalica dei balsami è calata.
Lo studio soprariportato suggerisce il potenziale utilizzo delle antocianine come componenti biologicamente attivi per balsami labbra. Il contenuto fenolico più elevato è stato riscontrato nel campione con il 5% di vinaccia (0,103 mg). Anch’esso ha subito un decremento al ridursi del quantitativo di vinaccia inserita in formula.
Per quanto riguarda la valutazione delle proprietà fisiche, l’aggiunta di vinacce d’uva alla formulazione ha comportato lievi abbassamenti nei valori di attrito cinetico, forze di taglio e di penetrazione. Solo nel caso della massima forza di taglio e della massima forza di attrito la differenza tra i campioni è risultata statisticamente significativa, ad indicare che l’inserimento di vinacce può determinare fragilità nel prodotto finito. Il colore dei balsami labbra si è scurito con l’incremento della quantità di vinaccia.
Da ultimo, l’utilizzo delle vinacce d’uva come ingrediente per balsami labbra consente di sviluppare prodotti cosmetici con proprietà antiossidanti, sfruttando al contempo gli scarti dell’industria alimentare e contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dell’industria cosmetica.
In conclusione, l’uso innovativo della vinaccia d’uva è in linea con lo sviluppo sostenibile e le sue proprietà potenziano l’efficacia dei balsami labbra.
Łusiak P, Kęska P, Mazur J, Wójcik M, Sobczak P. The Quality of Lip Balm Produced with Grape Pomace Addition. Sustainability. 2025; 17(13):6146. https://doi.org/10.3390/su17136146