Sottoprodotti dell’olivo: sfida nell’industria cosmetica

L’olivo (Olea europaea L.) è una pianta tradizionale utilizzata per la produzione di olio d’oliva, soprattutto nei paesi del Mediterraneo.

L’estrazione dell’olio di oliva produce sottoprodotti, che possono diventare un importante problema ambientale.

Recentemente, sono stati condotti alcuni studi su questi residui, in particolare focalizzati sull’identificazione fitotermica e la valutazione biologica e tossicologica. I composti bioattivi contenuti in questi sottoprodotti presentano un’elevata attività antiossidante (in particolare l’oleuropeina), un caratteristico profilo degli acidi grassi e una interessante composizione minerale.

Tenendo conto della composizione e delle questioni di sostenibilità, è opportuno riutilizzare questi residui di smaltimento; questi sottoprodotti agroindustriali hanno, infatti, il potenziale per essere usati con scopi diversi, offrendo anche vantaggi economici.

In particolare, il settore dei prodotti per la cura della pelle può trarre vantaggio da questi materiali rimasti, in quanto tali composti bioattivi possono soddisfare una vera e propria funzione estetica e di attività.

Questa revisione presenta la composizione dei diversi sottoprodotti dell’oliva e dei loro composti bioattivi, ponendo l’accento sulle possibilità di utilizzo come ingredienti cosmetici.

Da Industrial Crops and Products Volume 70, August 2017, Pages 116-124

di C. Lacapra e S.Rum