Gli oli della famiglia delle Rosaceae (olio di rosa canina, di nocciolo di albicocca e di cotogna giapponese) sono ricchi in acidi grassi insaturi e tocoferoli, che contribuiscono al nutrimento e alla protezione ossidativa della pelle.
I semi di Chaenomeles japonica (mela cotogna giapponese) sono la fonte primaria per oli abbondanti in acidi grassi polinsaturi (PUFAs) e composti bioattivi lipofili come tocoferoli, fitosteroli e carotenoidi.
Nell’olio di mela cotogna giapponese sono stati identificati diciannove acidi grassi, con il quantitativo più elevato riscontrato per gli acidi linoleico (52,4%), oleico (33,8%) e palmitico (9,5%), che rappresentano il 95,7% degli acidi grassi totali. Questi possono essere incorporati nelle membrane cellulari e rigenerare la barriera lipidica danneggiata dell’epidermide, limitando la perdita d’acqua transepidermica (TEWL). Quando applicati sulla pelle, mantengono il pH tra 4,0 e 6,5, creando una barriera protettiva.
L’olio di cotogna giapponese contiene anche fitosteroli (β-sitosterolo), tocoferoli, β-carotene e squalene. La sua composizione determina gli effetti cosmetici benefici: protezione antiossidante, mantenimento della barriera cutanea e idratazione, per un aspetto vitale e radioso.
Derivato dai semi di Prunus armeniaca, l’olio di albicocca è molto apprezzato per l’azione su pelle e capelli. La tecnica di spremitura a freddo dà luogo a un prodotto finale con acidi grassi (92-98%), fitosteroli (α-sitosterolo) e tocoferoli. Tra i PUFAs, i più abbondanti sono gli acidi oleico (tra il 69,79% e il 74,3%) e linoleico (22,10-22,69%), che concorrono all’idratazione e al recupero della pelle.
Una caratteristica dell’olio di nocciolo di albicocca è la presenza di amigdalina, un glicoside cianogenico, che varia dal 3% al 12%, noto per l’attività lenitiva e antiossidante. La combinazione di acidi grassi essenziali, tocoferoli, fitosteroli e amigdalina impatta positivamente sull’elasticità della cute, riduce l’irritazione e ripristina la matrice lipidica epidermica, per una pelle più liscia e idratata.
Anche l’olio di semi di rosa canina contiene PUFAs, con acido linoleico in quantità maggiore (35-55%), seguito dagli acidi α-linolenico (25-35%) e oleico (10-20%). Gli acidi linoleico e α-linolenico sono rinomati per gli effetti sul mantenimento della barriera di permeabilità dello strato corneo, sulla formazione e sulla secrezione di corpi lamellari, sull’inibizione degli eicosanoidi pro-infiammatori e delle citochine (fattore di necrosi tumorale alfa, interferone-gamma e interleuchina-12).
L’olio di rosa canina è, inoltre, una preziosa fonte di tocoferoli, fitosteroli e acidi fenolici. Oltre agli acidi caffeico e cinnamico, l’acido ferulico ha destato particolare interesse per l’assorbimento dei raggi ultravioletti (UV) e la stimolazione del collagene.
La presenza complementare di questi costituenti spiega le riconosciute prestazioni cosmetiche dell’olio di rosa canina: impatta positivamente su rinnovamento, elasticità e luminosità della pelle, garantendo allo stesso tempo un’efficace protezione contro lo stress ossidativo e il fotoinvecchiamento.
Sericina e astaxantina
La sericina costituisce il 25-30% delle proteine della seta prodotte dai bachi da seta. Stimola la sintesi di collagene, ripristina gli amminoacidi nelle cellule epidermiche, riduce la perdita d’acqua transepidermica (TEWL) e inibisce l’attività della tirosina, che influenza la formazione di melanina e promuove la depigmentazione.
L’astaxantina è un carotenoide ottenuto dall’alga verde Haematococcus pluvialis. I suoi effetti cutanei comprendono la soppressione dell’iperpigmentazione, nella sintesi di melanina, l’inibizione del fotoinvecchiamento e la diminuzione della formazione di rughe. L’astaxantina migliora la capacità di riparazione dell’acido desossiribonucleico (DNA) delle cellule esposte alle radiazioni UV. Può minimizzare il danno al DNA e condizionarne la cinetica di riparazione.
Proprietà reologiche e attività antiossidanti a confronto
Il presente lavoro, pubblicato su Cosmetics, prende in esame lo sviluppo e la caratterizzazione di creme cosmetiche a base di diversi oli vegetali della famiglia delle Rosaceae, olio di semi di Chaenomelis japonica, olio di semi di rosa canina, olio di nocciolo di Prunus armeniaca, da soli e in combinazione, insieme a proteine della seta (sericina) e astaxantina.
Le creme sono state allestite con il metodo dell’omogeneizzazione a caldo e caratterizzate in termini di proprietà reologiche, spalmabilità e attività antiossidante.
Tutte le formulazioni elaborate sono risultate fluidi non newtoniani, con un comportamento pseudoplastico. In virtù dei risultati, sono stati derivati due modelli ottimali di creme cosmetiche: la formulazione a base di olio di semi di cotogna giapponese, con la più elevata attività antiossidante e spalmabilità, che ne suggerisce l’idoneità come crema giorno, e il modello basato sulla miscela di oli, caratterizzato da una consistenza più adatta dal punto di vista reologico e da un’attività antiossidante sufficientemente elevata.
La formulazione combinata ha mostrato un’adeguata resistenza e bassi valori di spalmabilità, che favoriscono un tempo di permanenza sulla pelle adeguato e ne suggeriscono la possibile applicazione come crema notte antiossidante rigenerante.
Le differenze nel comportamento reologico indicano come fattibile l’uso della crema all’olio di cotogna giapponese come crema antiossidante corpo, mentre il modello di crema a base di oli misti potrebbe potenzialmente fungere da crema notte per trattamenti rigeneranti e antiossidanti.
Sono auspicabili ricerche aggiuntive incentrate sulla valutazione sensoriale e studi di permeazione cutanea in vitro per confermare ulteriormente il potenziale cosmetico delle formulazioni sviluppate.
Hutova K, Andonova V, Panova N, Ivanov I, Nikolova K, Gugleva V. Design and Characterization of Cosmetic Creams Based on Natural Oils from the Rosaceae Family. Cosmetics. 2025; 12(6):248. https://doi.org/10.3390/cosmetics12060248











