Anti-età in Europa

beautiful woman hands with cream

Secondo quanto verificato dai ricercatori di Euromonitor International il mercato dei prodotti cosmetici anti-invecchiamento mostra indicatori in crescita in tutte le aree del Continente e i trend demografici previsti per il futuro permettono anche ad altre fonti di prevederne un ulteriore exploit. La società indipendente di ricerca sulle tendenze e le dinamiche del mercato Euromonitor International ha calcolato in un suo studio datato al dicembre dello scorso anno che il panorama globale dei cosmetici cosiddetti anti-aging o anti-invecchiamento vale 25 miliardi di dollari. Sempre secondo gli osservatori del gruppo la sua crescita in termini di valore è stata pari a cinque punti percentuali nel 2013 e le vendite sono suddivise quasi equamente fra le soluzioni di fascia Premium e quelle del mercato di massa. Le prime incidono sul fatturato complessivo del segmento per il 43,5% mentre il restante 56,5% è appannaggio delle seconde. È stato inoltre stimato che nel quadro dell’intero scenario dei prodotti per la cura e il trattamento della pelle il segmento delle formulazioni contro le rughe e gli altri difetti dell’età abbia un peso del 23% su scala internazionale. Stress e frenesia della vita contemporanea, carenza di riposo ed esposizione ai raggi ultravioletti nonché, non da ultimo, l’inquinamento sono fra gli elementi decisivi per condurre a una precoce senescenza di epidermide e corpo. Ed essa è contrastata con sei principali tipologie di preparati, differenti fra loro per le caratteristiche rigeneranti, rilassanti o preventive, giusto per fare alcuni esempi. La scelta dei consumatori è sempre più guidata dall’efficacia garantita dei risultati oltre che dal tradizionale fattore-costo e dall’autorevolezza dei marchi produttori, che si indirizzano alla clientela con un portfolio in costante arricchimento. Euromonitor International, secondo la quale il pubblico maschile ha generato nel mondo vendite da 3,3 miliardi di dollari quasi due anni fa ed è cresciuto di ben quattro volte fra il 2003 e il 2013, ha salutato l’ascesa di inedite tipologie di offerta. Fra queste i fondotinta, ma anche gli shampoo e, non da ultimi, i bagnoschiuma e i doccia-schiuma. Dovrebbe essere con ogni probabilità la macro-regione Asia-Pacific a trainare la performance di questo particolare settore della bellezza e della cura della persona: fatturava 11 miliardi di dollari nel 2013; e sino a quella data, partendo però dal 2008, ha vissuto un’impennata di valore del 76%.

Pantere grigie, un traino per la cosmetica
Nonostante la prevedibile esplosione delle nazioni asiatiche l’Occidente è atteso comunque a giocare in un simile contesto un ruolo tutt’altro che marginale. Lo ha notato anche la specialista della business intelligence Mintel, evidenziando come nella sola Europa gli over-60 dovrebbero rappresentare il 37% della sua popolazione entro il 2050. A livello planetario la loro incidenza non sarebbe granché dissimile, con un individuo su tre oltre la soglia dei 60 anni alla metà del secolo. L’azienda ha descritto le pantere grigie come «consumatori-chiave» dal forte potenziale di spesa, vista la loro «disponibilità di tempo e di danaro» e la generalizzata intenzione di «presentarsi sempre con il migliore aspetto possibile» indipendentemente dalla carta d’identità. E ha sottolineato come un prodotto cosmetico su dieci fra quelli lanciati solamente nella prima metà del 2014 vantasse fra i suoi claim specifiche funzioni di contrasto all’invecchiamento. Esse sono risultate dominanti fra le proprietà delle formulazioni per la cura della pelle del viso (nel 25% delle novità di gamma viste nel semestre inaugurale dello scorso anno). Ma sono apparse molto meno popolari invece (3% dei nuovi lanci) nell’ambito dei cosmetici per il trucco o di quelli per la cura dei capelli. Tornando alle ricerche di Euromonitor International, quelle fornite a Kosmetica presentano un interessante spaccato dei consumi d’area in territorio europeo, dando altresì un’idea dei Paesi più interessati dal fenomeno e caratterizzati da una sua espansione. Tenendo presente anche il fatto che, a detta degli esperti, quello degli anti-age è un settore che si sta dimostrando in grado di attrarre con frequenza crescente anche utilizzatori di età compresa fra 25 e 29 anni, 573 milioni nel mondo. Limitatamente al vecchio continente e tornando poi a quanto rilevato da Euromonitor, nel 2013 le regioni occidentali hanno totalizzato, nell’ambito dell’anti-invecchiamento, un volume d’affari vicinissimo ai 6 miliardi di euro registrando inoltre, a cavallo con il 2014, un’avanzata da due punti.

Antiage1La locomotiva è tedesca
Sebbene tuttavia ad archiviare i progressi più eclatanti siano Paesi emergenti come la Turchia oppure decisamente minuscoli come l’Islanda, un territorio tradizionalmente attento e sensibile al personal care, come l’Italia è a sua volta attratto dalla tentazione dell’eterna giovinezza. Lo ha stabilito Euromonitor International, certamente, piazzando la Penisola al quarto posto fra gli acquirenti d’area con un relativo volume d’affari da 683,70 milioni di dollari circa un anno e mezzo fa. Ma lo hanno confermato indirettamente anche i ricercatori della britannica Canadean, secondo i quali i prodotti anti-aging catalizzano un quinto delle vendite annue nazionali di make-up. Ripresa anche da altri organi d’informazione specializzati l’analista di Canadean Veronika Zhupanova ha suddiviso la clientela-tipo in due distinti raggruppamenti: «I giovani», ha detto Zhupanova, «cercano dei prodotti con ingredienti sebo-regolatori e coprenti i segni di acne, mentre quelli più maturi hanno come priorità le sostanze caratterizzate da un effetto di lifting, anti macchie, o rassodante». Sono comunque gli italiani fra i 45 e i 54 anni all’anagrafe i destinatari del 48% delle vendite, con la previsione che presto la percentuale possa spostarsi oltre i 50 punti. A precedere il Belpaese nelle graduatorie di mercato sono la Germania, con un business domestico prossimo a 1,550 miliardi di dollari; e la Francia, non distantissima con 1,207 miliardi. Al terzo gradino di un ideale podio si è invece posizionata nel 2013, annata alla quale fanno riferimento le indagini più recenti del think-tank, la Gran Bretagna, forte di incassi complessivi attestatisi attorno ai 900 milioni di dollari Usa. Alle spalle delle quattro capofila si sono sistemate, nell’ordine, la Spagna (579,2 milioni di dollari); la Grecia (168,1); la già citata Turchia con 126 milioni; l’Austria a 121; Belgio e Danimarca con i loro rispettivi 109 e 63 milioni di euro circa. Attenzione, però: il fatturato non dice tutto a proposito delle tendenze che il panorama europeo degli anti-ager, inquadrato nella prospettiva di Euromonitor International, sta effettivamente esprimendo. Guardando ad Ankara, proverbiale ponte fra l’Ovest e quell’Oriente in cui i prodotti contro l’invecchiamento della pelle sono protagonisti di una crescita vertiginosa, fa sensazione il passo in avanti da 11,6 punti percentuali compiuto fra il 2013 e il 2014. E senza dimenticare il piccolo boom della menzionata Islanda (+8,6% nel periodo) e della Norvegia a +7,3%, ecco al quarto posto la Danimarca che col suo +6,2% si piazza ben al di sopra della media. Con l’eccezione della piccola Malta, dove la cosmetica anti-età ha segnato un +4,8%, sono i piccoli Stati insieme a quelli scandinavi a dominare l’arena continentale. La Finlandia, sempre nell’ultimo biennio, ha messo a bilancio un +5,7% di vendite; il Lussemburgo ha sfiorato il +5% e la Svizzera si è arrampicata sino al +4%; laddove poi il Liechtenstein ha guadagnato, anno su anno, 3,2 punti.

Antiage2GLI OVER-60
Nella sola Europa dovrebbero rappresentare il 37% della popolazione totale entro il 2050, mentre nel mondo dovrebbero analogamente pesare per un terzo sugli abitanti complessivi.

ITALIA
Si è collocata al 4°posto fra i mercati dei prodotti anti-età con un relativo volume d’affari da 683,70 milioni di dollari secondo le stime di Euromonitor sul periodo fra 2013 e 2014.

Bibliografia
-Euromonitor International: www.euromonitor.com/
-Canadean (www.canadean.com/) citato in: www.myskinvision.it/trends/make-up-2015-la-tendenza-e-anti-aging/
-Mintel Blog: http://www.mintel.com/blog

 

di R. Carminati in collaborazione con Euromonitor International