L’acne, patologia infiammatoria croniche multifattoriale dei follicoli pilosebacei, è caratterizzata da colonizzazione batterica (Propionibacterium acnes), ipersensibilità immunologica e iperplasia sebacea indotta da androgeni.

Nonostante non influisca sulla forma fisica generale degli individui, può avere effetti significativi a lungo termine e lasciare cicatrici cutanee che permangono tutta la vita.

Trattamenti contro l’acne

L’acne è stata riconosciuta perfino dagli antichi Egizi, Greci e Romani. Fin dall’antichità, la medicina popolare ha, pertanto, compreso prodotti erboristici e naturali volti a trattarla.

Gli attuali farmaci per l’acne includono antibiotici, cheratolitici e corticosteroidi, oltre alla terapia ormonale per le donne. I farmaci convenzionali possono, però, determinare alcuni gravi effetti collaterali. Diventa, pertanto, essenziale cercare nuove opzioni di trattamento sicure da fonti naturali.

Nuove opzioni contro l’acne

Il presente lavoro, pubblicato su RSC Advances, prende in esame la patogenesi, i tipi e le conseguenze dell’acne, discutendo gli effetti collaterali del trattamento convenzionale e le attuali possibili opzioni da fonti naturali ottenute dalla ricerca e dalla medicina popolare e le forme di dosaggio applicate.

Per quanto riguarda i composti naturali da piante, vengono descritte le potenzialità di acidi organici (acido acetico, acidi idrossilici, acido glicolico, acido citrico, acido salicilico, acido azelaico), terpenoidi (carvacrolo, terpenoidi degli agrumi, lattoni sesquiterpenici da Arnica montana, ossido di β-cariofellene, labdano, lupeolo, acido ursolico), alcaloidi (berberina), saponine (madecassoside, saponine da Sapindus mukorossi, glicirrizzina), composti fenolici (acidi fenolici, stilbenoidi, lignani, flavonoidi, tannini, altri composti fenolici), peptidi naturali, oli essenziali, estratti vegetali.

Per le fonti marine sono, invece, evidenziate le peculiarità antiacne di piridoni da Trichoderma sp., estratti da ishige okamurae, florotannini da Ecklonia sp, estratti ricchi di glicolipidi della macroalga Fucus evanescens, polisaccaridi dell’alga rossa corallina, sargafurano, estratti lipidici di clorella, polichetidi da funghi di origine marina (Lindgomycetaceae), composto ottapeptidico lineare da funghi di origine marina Acremonium sp., oligosaccaridi da Laminaria digitata, diterpenoidi cembrenici da coralli molli Sinularia flexibilis, vari estratti di alghe sudcoreane e diversi estratti di funghi di origine marina.

Le conclusioni

Le piante possono essere una potenziale fonte di fitochimici attivi come antibatterici, antiossidanti, antinfiammatori, cheratolitici e seboriduttori. Gli acidi organici di origine naturale sono comunemente usati come cheratolitici in dermatologia e cosmetologia.

La maggior parte dei composti fitochimici promettenti contro l’acne appartiene a terpeni, terpenoidi, flavonoidi, alcaloidi, composti fenolici, saponine, tannini e oli essenziali.

Questi possono essere estratti da foglie, corteccia, radici, rizomi, semi e frutti di piante e incorporati in diverse forme di dosaggio per facilitarne la penetrazione cutanea.
Anche i bioattivi di derivazione marina possono contribuire al trattamento dell’acne.

Triveena R, Refat M et al; The role of current synthetic and possible plant and marine phytochemical compounds in the treatment of acne; RSC Adv., 2024, Vol. 14, Issue 33, pages 24287-24321, publisher The Royal Society of Chemistry; https://doi.org/10.1039/d4ra03865g