Cosmetica Italia partecipa al Cosmoprof con varie iniziative

Anche in occasione della 47esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche promuove una serie di iniziative per sostenere e valorizzare il settore cosmetico italiano, mettendone in luce le caratteristiche imprenditoriali oltre agli aspetti economici.  Presentazione dei dati di settore scaricabile al seguente link: http://www.unipro.org/home/it/aree_professionali/centro_studi/consumi/2013
Novità assoluta del 2014 è il convegno internazionale promosso dall’Area Tecnica di Cosmetica Italia dal titolo Bellezza senza trucco, in programma venerdì 4 aprile presso il Palazzo dei Congressi. Quest’anno l’appuntamento avrà un respiro internazionale e accoglierà un maggior numero di relatori e partecipanti anche grazie al tema trattato, la comunicazione commerciale e dei claim cosmetici.
Come sempre il Centro Studi di Cosmetica Italia curerà gli interventi di taglio economico per i singoli canali. In particolare, grazie alla collaborazione con Alias e GFK, nel corso della manifestazione verranno presentati dei focus specifici su acconciatura, estetica, profumeria ed erboristeria.
«Il valore del mercato cosmetico italiano – fa sapere Fabio Rossello, Presidente di Cosmetica Italia – ha superato i 9.500 milioni di euro nel 2013. Il comparto ha registrato un calo dei consumi marginale (-1,2%) e un aumento delle esportazioni dell’11% per un valore vicino ai 3.200 milioni di euro. L’impatto dell’export sostiene la produzione, 9.300 milioni di euro, in crescita del 2,6%: per la prima volta le esportazioni crescono sia in quantità che in valore, a testimonianza della più ampia competitività acquisita dalle imprese nazionali».
Per quanto riguarda i consumi, emergono le prime indicazioni di tendenza: a conferma che è in corso una significativa trasformazione nelle abitudini di acquisto del consumatore, le vendite dirette a domicilio registrano un aumento del 4,5% superando i 450 milioni di euro. Anche l’erboristeria esprime una tendenza positiva, con una crescita del 2,8%, per un valore di 409 milioni di euro; in recupero anche la farmacia che, dopo un calo negli esercizi precedenti, torna a crescere dello 0,3% superando i 1.750 milioni di euro. Le forti tensioni sulla propensione al consumo di ampie fasce di utenti hanno condizionato il calo dei consumi in profumeria (-3,8%) per un valore di oltre 2.100 milioni di euro e nei canali professionali: se i prodotti professionali per l’estetica registrano un segno negativo del 5,5% (242 milioni di euro), quelli per l’acconciatura calano dell’8,4% (591 milioni di euro). La grande distribuzione, prossima ai 4.300 milioni di euro, registra una sostanziale stabilità (+0,1%) caratterizzata dal sostenuto calo delle vendite nelle grandi superfici (iper e super), bilanciato dalla crescita delle catene specializzate e dei monomarca.
«Nello specifico – commenta Gian Andrea Positano, Responsabile del Centro Studi di Cosmetica Italia – gli italiani non rinunciano all’acquisto del cosmetico, prodotto indispensabile di igiene quotidiana e di benessere personale. All’interno delle varie famiglie di prodotto ci si sposta però verso fasce di prezzo più economiche e dal miglior rapporto qualità-presso: ecco perché cala lievemente il valore del mercato cosmetico, ma non il volume dei prodotti venduti».