In uno studio recentemente pubblicato su Skin Pharmacol Physiology, sono state messe a confronto le capacità di protezione dai raggi ultravioletti (UV) del complesso europio con quelle del diossido di titanio, che rappresenta il più comune filtro fisico alla luce UV. Le capacità di assorbimento degli UV e di trasformazione della luce del complesso europio sono state valutate utilizzando uno spettrometro con una sfera a doppia integrazione che dimostra che il complesso europio non solo assorbe e riflette la luce UV, ma la trasforma in luce rossa e infrarossa. I ricercatori hanno osservato che il complesso europio lega la superficie delle cellule Jurkat in vitro. Le cellule, incubate con il complesso europio presentavano una vitalità significativamente maggiore dopo irraggiamento UVA e UVB se confrontate alle cellule non trattate e alle cellule incubate con diossido di titanio, mettendo così in luce le proprietà di fotoprotezione del complesso europio. Quest’ultimo ha dimostrato di avere una capacità di penetrazione all’interno dello strato corneo simile a quella del diossido di titanio, come hanno indicato i risultati dei test condotti sulla cute umana e porcina mediante analisi tape stripping. Il complesso europio è quindi un filtro UV efficiente e dotato di un basso profilo cito- e fototossico, e rappresenta quindi un potenziale candidato all’impiego in formulazioni per schermi solari.
Skin Pharmacol Physiol 2013;26:76–84 (DOI: 10.1159/000345976)
di S.Guenzi