Uno studio esamina l’effetto di diversi solventi di estrazione sulle attività biologiche e sul profilo chimico dei semi di lavanda di mare coltivati in serra, mirando ad un potenziale utilizzo come ingrediente cosmetico.
Originaria della regione sud-occidentale della penisola iberica, la lavanda di mare (Limonium algarvense Erben) prospera in diverse condizioni di salinità, tra cui dune costiere e saline.
Nonostante sia una specie medicinale, la ricerca sulle proprietà biologiche della lavanda di mare e sulla composizione chimica dei suoi semi è attualmente piuttosto inesplorata.
Diversi solventi per differenti attività: lo studio
Il presente lavoro, pubblicato sul Beni-Suef University Journal of Basic and Applied Sciences, prende in esame l’effetto di diversi solventi di estrazione sulle attività biologiche e sul profilo chimico dei semi di lavanda di mare coltivati in serra, mirando ad un potenziale utilizzo come ingrediente cosmetico.
Nello specifico, gli estratti in acetato di etile, acetone, etanolo ed acqua sono stati valutati per le capacità antiossidanti e fotoprotettive, oltre che per l’inibizione enzimatica e per la citotossicità.
Sono state poi eseguite analisi fitochimiche tramite metodi spettrofotometrici, ulteriormente dettagliati mediante cromatografia liquida ad altissime prestazioni accoppiata con spettrometria di massa/massa a ionizzazione elettrospray (UHPLC-Esi-MS/MS).
L’estratto acquoso di semi di lavanda di mare ha dimostrato una significativa attività antiossidante, evidenziata da bassi valori di massima concentrazione efficace media (EC50) nell’eliminazione dei radicali 1,1-difenil-2-picril-idrazile (DPPH) e 2,2′-azino-bis(acido 3-etilbenzotiazolina-6-solfonico) (ABTS), riducendo il ferro e chelando il rame (rispettivamente 296, 478, 230 e 678 µg/mL).
L’estratto etanolico è stato più efficace nell’inibire gli enzimi correlati al benessere cutaneo, in particolare elastasi e ialuronidasi (rispettivamente 2,18 e 3,21 µg/mL). Per gli estratti acquosi e in acetone sono stati riscontrati i più alti fattori di protezione solare (rispettivamente 23,2 e 18,9).
Tutti gli estratti hanno mostrato una citotossicità da nulla a debole (70-120% di vitalità cellulare) verso le linee cellulari dei mammiferi.
L’estratto acquoso contiene i più elevati livelli di fenoli e tannini condensati (rispettivamente 115 e 78,30 mg/g di estratto), mentre l’etanolo la maggior parte dei flavonoidi (62,73 mg/g di estratto).
L’analisi UHPLC-ESI–MS/MS ha identificato gallato di etile, miricetina, rutina e quercetina come componenti principali dell’estratto in etanolo, mentre gli isomeri di miricetina-O-rutinoside sono risultati predominanti in quello acquoso.
Multifunzionalità: le conclusioni
Lo studio soprariportato sottolinea il promettente potenziale degli estratti di semi di lavanda di mare coltivati in serra come ingredienti bioattivi per formulazioni cosmetiche, in virtù della spiccata attività antiossidante, di un’efficace inibizione degli enzimi cutanei rilevanti, delle capacità fotoprotettive superiori e di una citotossicità nulla o minima.
I profili di bioattività differenziali, attribuiti all’efficienza di estrazione specifica del solvente, rimarcano la multifunzionalità degli estratti nel promuovere la salute e la protezione della pelle.
Questa ricerca apre, dunque, la strada all’uso innovativo degli estratti di semi di lavanda di mare nello sviluppo di cosmetici naturali ed efficaci, in linea con la crescente preferenza dei consumatori per soluzioni skincare sostenibili e biologicamente attive.
Lescano L., Cziáky Z., Kurt-Celep İ. et al. Antioxidant activity, enzyme inhibition, photoprotection, cytotoxicity, and phytochemical profiling of sea lavender (Limonium algarvense Erben) seed extracts for dermo-cosmetic use. Beni-Suef Univ J Basic Appl Sci 13, 112 (2024). https://doi.org/10.1186/s43088-024-00576-9