In un mercato cosmetico che offre moltissimi prodotti solari, Natrue, l’associazione internazionale che certifica e tutela la cosmesi naturale e biologica, riafferma l’importanza di scegliere filtri solari naturali ed ecosostenibili formulati nel rispetto della pelle e dell’ambiente.
Filtri solari chimici e minerali
Le creme solari utilizzano due tipi di filtri UV: chimici o minerali (o naturali), che possono essere combinati o utilizzati separatamente.
La certificazione Natrue consente l’uso esclusivo di filtri minerali naturali, in particolare ossido di zinco (Zinc Oxide) e biossido di titanio (Titanium Dioxide).
Questi filtri agiscono riflettendo e disperdendo i raggi UVA e UVB, senza penetrare nella pelle, creando una barriera fisica e naturale che protegge senza interferire con l’organismo.
Invece, tutti i filtri chimici di derivazione petrolchimica come benzophenone-3 o octocrylene sono esclusi dai criteri Natrue in quanto frequentemente associati a effetti nocivi sull’habitat marino. Infatti, questi filtri una volta penetrati nella pelle, agiscono assorbendo le radiazioni UV e convertendole in calore.
Raggi UVA e raggi UVB
Un altro aspetto da considerare nella scelta dei solari è che non tutti offrono protezione ad ampio spettro. La maggior parte indica la protezione UVB attraverso l’SPF, ma trascura l’azione dei raggi UVA, responsabili dell’invecchiamento precoce.
Per questo Natrue raccomanda l’uso di solari che assicurino protezione completa UVA/UVB, testata e dichiarata in etichetta. L’importante è scegliere il giusto SPF in base al fototipo e all’intensità di esposizione.
«Privilegiare filtri solari naturali certificati non è solo una decisione intelligente per la pelle, ma anche un impegno concreto per la salute del pianeta. Significa optare per una protezione efficace, trasparente e rispettosa dell’ambiente», ha sottolineato Paula Gómez de Tejada Espinosa, global communications & PR manager di Natrue.