L’eccessiva esposizione al sole è da tempo riconosciuta come una delle principali cause di tumori della pelle.

Da qualche anno a questa parte, a livello globale sono state individuate diverse esigenze di fotoprotezione. Basti pensare alla molteplicità di fattori ambientali, genetici e socioeconomici, noti collettivamente come esposoma, in grado di influenzare le necessità fotoprotettive degli individui.

Per quanto riguarda l’aspetto ambientale, è fondamentale considerare il luogo di vita (latitudine e inquinamento), il periodo dell’anno, la professione, le attività ricreative, la capacità finanziaria di acquistare indumenti fotoprotettivi e creme solari, oltre alla corretta comprensione degli effetti collaterali connessi all’esposizione ai raggi solari.

Nelle circostanze personali rientrano invece l’età, la genetica, il fototipo cutaneo, il colore costitutivo dell’incarnato, l’eventualità di dermatosi e fotodermatosi, l’assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, danni alla funzione barriera e stati fisiologici come la gravidanza.

In questo contesto si inserisce il concetto di fotoprotezione personalizzata: adattare il comportamento fotoprotettivo e la protezione solare alle esigenze specifiche del soggetto può, infatti, fare la differenza.

La review

Il presente lavoro, pubblicato su Photodermatology, Photoimmunology & Photomedicine, prende in esame le sfide e le opportunità legate all’adozione di strategie di fotoprotezione personalizzata, con l’obiettivo di promuovere la salute cutanea e prevenire gli effetti dannosi delle radiazioni ultraviolette (UV) sulla pelle.

La revisione si apre con un focus sulle caratteristiche individuali. Nello specifico, sono discussi i dati disponibili in letteratura circa le abitudini fotoprotettive nel bambino, nell’anziano, nei soggetti con fototipo elevato (pelle scura) o con cute sensibile, in caso di gravidanza e in presenza di fotodermatosi.

Sono poi sviscerati gli elementi correlati allo stile di vita, quali lavoro e attività sportiva all’aperto.

Da ultimo, sono descritti quelli connessi alla località geografica di appartenenza: si parla di latitudine, altitudine, stagione e fotoprotezione urbana.

Le conclusioni

In virtù delle informazioni raccolte, è possibile affermare che tutti gli individui hanno bisogno di proteggere la pelle dalle radiazioni solari. La fotoprotezione non può, tuttavia, essere la stessa né nella totalità delle circostanze né per tutte le persone. Si parla, infatti, sempre più di fotoprotezione su misura.

In ogni caso, è sempre buona norma evitare l’esposizione ai raggi solari nella parte centrale della giornata e proteggersi quando esposti, indossare indumenti fotoprotettivi, cappelli a tesa larga e occhiali da sole e applicare prodotti solari con SPF≥30 o SPF50+, con buona protezione contro gli UVA e la luce visibile (VL), tenendo sempre conto del fototipo cutaneo, dello stile di vita, dell’occupazione e del luogo di residenza.

Gracia-Cazaña T, Aguilera J, Navarro-Bielsa A, González S, Lim HW, Gilaberte Y, New trends on personalized sunscreens, Photodermatol Photoimmunol Photomed. 2024; 40:e12967. doi:10.1111/phpp.12967