In un universo regolatorio complesso e in continua evoluzione come quello chimico le leggi e i regolamenti sul mondo fragrance sono vari e spesso differiscono fra loro nei diversi continenti, con posizioni più o meno simili in alcuni ambiti e marcatamente diverse per quanto concerne alcuni ambiti. Per il mercato dei prodotti alimentari, sanitari e cosmetici l’organo americano di viglianza è l’FDA, Food and Drug Adminstration, agenzia che si occupa di supervisionare i prodotti delle categorie sopraccitate e che puntualmente sul suo sito pubblica informazioni destinate ai consumatori, in modo che possano essere informati puntualmente riguardo alle fragranza contenute nei prodotti cosmetici, regolamentati appunto dalla FDA stessa.
L’agenzia afferma che i profumi devono rispettare gli stessi requisiti di sicurezza dei cosmetici per quanto concerne l’immissione sul mercato e devono essere prodotti sicuri per il consumatore, nel momento in cui lo stesso li utilizza attenendosi alle indicazioni presenti in etichetta.
Risulta opportuno osservare come l’FDA dedichi grande attenzione anche ai prodotti cosiddetti “inodore”o che vantano un claim odorless ma che invece possono comunque contenere al loro interno una nota profumante magari utilizzata al fine di coprire un odore sgradevole legato a qualche principio attivo particolarmente malodorante, ma indispensabile per l’attivitĂ del prodotto. Per quanto concerne l’annoso problema degli allergeni e delle sostanze sensibilizzanti presenti all’interno dei profumi, l’FDA non ha a livello cosmetico, la stessa autoritĂ che possiede in campo alimentare dove il produttore è obbligato a listare in etichetta le materie prime allergizzanti presenti nell’alimento, ma nel ramo personal-care l’unica garanzia per il consumatore, che soffre problematiche di sensibilizzazione, è quella di acquistare prodotti fragrance free o di informarsi accuratamente con il produttore per verificare l’assenza in formulazione della sostanza verso cui si è allergici.
di L.Ilorini
