Anelastico, resiliente, creativo, tecnologico e innovativo. Sono queste le caratteristiche del settore cosmetico nazionale, da includere a pieno titolo tra i comparti manifatturieri rappresentativi del valore e dei valori del Made in Italy per i dati positivi e in controtendenza che lo caratterizzano. Cosmetica Italia parteciperà all’Esposizione Universale a fianco di BolognaFiere, Official Partner di EXPO 2015 nella realizzazione del Parco della Biodiversità e del Padiglione del Biologico e del Naturale, per testimoniare a un pubblico globale il proprio valore, orientato al benessere degli individui nelle diverse fasi della vita. «La presenza istituzionale dell’associazione nazionale delle imprese cosmetiche – commenta Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia – esprime la volontà di presidiare, con iniziative e attività a favore della conoscenza della filiera cosmetica, un’occasione unica per trasmettere le qualità di un’industria sana che continua ad investire in innovazione e ricerca per rispondere in modo efficace ai bisogni specifici dei singoli consumatori». Il mondo della bellezza si accosta al tema della manifestazione, Nutrire il pianeta. Energia per la vita, legando il concetto di biodiversità alla pelle. Proprio l’organo più esteso del corpo umano risulta essere anche il più biodiverso: basti pensare alla sua evoluzione nelle età della vita, alle sua reazione alla stagionalità e alle condizioni psicofisiche, senza dimenticare che etnie e aree geografiche di provenienza ne determinano la peculiarità.
Essere parte del progetto EXPO 2015 consente di mettere in luce le dinamiche positive di una realtà industriale che lo scorso anno, nonostante un mercato interno ancora assopito (valore globale di 9.500 milioni di euro), ha ottenuto una variazione positiva della produzione (+1%), per un valore del fatturato globale di 9.370 milioni di euro. Risultati che sottolineano la straordinaria capacità competitiva delle imprese cosmetiche italiane anche sui mercati esteri, con esportazioni a +5,5% alla fine 2014 e un saldo commerciale oltre 1.500 milioni di euro, superiore a quello di pasta, yacht, tubi in acciaio ed elicotteri. C’è un altro dato di forte impatto: il 65% del make-up distribuito nel mondo è prodotto in Italia, a testimonianza del ricco e dinamico tessuto produttivo che vede la più importante concentrazione di imprese cosmetiche nel nord Italia (82%). In particolare, la Lombardia si conferma la regione con la più alta densità di imprese cosmetiche con oltre il 52% (il 54% delle aziende cosmetiche lombarde si trova nella provincia di Milano), seguita da Emilia Romagna, che supera il 10%, Veneto 8% e Piemonte 7%. L’eccellenza cosmetica nazionale brilla anche sotto il profilo dell’occupazione. I dipendenti diretti del comparto sono 35mila e salgono a 200mila con l’indotto (acconciatori, estetiste ecc.). Le donne impiegate rappresentano il 54% e i laureati sono pari all’11% del totale degli occupati, contro una media dell’industria manifatturiera italiana ferma rispettivamente al 28% e al 6%.