Voglio dedicare un approfondimento alla famiglia olfattiva Chypre, da sempre avvolta in un’ambiguità linguistica che erroneamente la associa ai cipriati, cioè ai profumi talcati.
Le origini del Chypre
Cosa significa Chypre? Come si traduce in Italiano? “Cipriato”? NO! Semmai “cipriota”.
Chypre in francese si traduce con “Cipro”, cioè l’isola nel Mediterraneo dove nacque Venere, dea della bellezza, i cui profumi hanno ispirato il famosissimo profumo Chypre di Coty del 1917. Ed è con lui che nasce la famiglia olfattiva chypre.
Fu sempre Coty che con il suo talento diede inizio ad un concetto diverso e più moderno di profumeria e fragranze artistiche. Il suo Chypre nasce come profumo maschile, ma col tempo ha incontrato sempre più i gusti femminili diventando principalmente da donna.
Coty pioniere dei profumi genderless
Chypre di Coty è il capostipite di quella che è diventata una vera e propria famiglia olfattiva che evoca i sentori della vegetazione presente sull’isola immersa nel Mediterraneo, caratterizzata da una base legnosa di patchouly e sandalo, umida di muschio di quercia, resine come il laudano unite alla dolcezza di note olfattive come la vaniglia e la molecola cumarina; ha un cuore fiorito caldo, avvolgente, che lo rende più femminile note di testa freschissime di aristocratico bergamotto.
Sorprendentemente innovativo per l’epoca e fonte di ispirazione per molti profumi dopo di lui, questo è l’accordo tipico che si ritrova nei profumi di questa famiglia, dal carattere deciso, spesso considerati unisex, per esempio se si tratta di Chypre verdi o cuoio. Le fragranze chypre sono setose, preziose, acute e con una forte personalità.
Chypre versus talcato
Cosa c’entra quindi il cipriato? La confusione è meramente linguistica. L’assonanza verbale trae facilmente in confusione. Ripetendo che Chypre significa Cipro cioè l’isola e non si traduce con cipriato, bisogna ammettere che nell’accordo sono anche presenti sfaccettature talcate, cioè cipriate, come la vaniglia, la cumarina o alcune resine per esempio, ma, ripeto, sono sfaccettature dell’accordo.
Quindi la sfaccettatura, la caratteristica di un profumo di avere note che ricordano la cipria della nonna per la presenza di materie prime come l’iris, la vaniglia, il benzoino, la fava Tonka o la cumarina, ad esempio, si può esprimere a parole dicendo che è un bouquet talcato, cipriato, poudrè. Ma non ha nulla a che fare con l’accordo Chypre.
I profumi più iconici chypre
Alcune fragrance chypre? Mitsouko del 1919, a cui seguì il chypre cuoiato Shocking dell’estroversa Elsa Schiaparelli, Miss Dior nel 1947, divenuto poi chypre fruttato nel 2005 con Miss Dior Cherie, preceduto da Polo Ralph Lauren, chypre verde lanciato nel 1978.
È del 1961 il famoso Calèche di Hermes, dal cuore fiorito innalzato dalle aldeidi e in fondo note più maschili di cuoio e legni.
E come non ricordare Aromatic Elixir di Clinique del 1971? Una celebrazione del sentore hippy del patchouly unito ad un cuore fiorito aromatico, unico e distintivo avvero.
Concludo questa carrellata d’eccezione con Coco Mademoiselle di Chanel del 2001, spesso considerato fiorito ma che ha nello spirito l’accordo Chypre.
Quindi riassumendo: il nome Chypre rimanda all’isola di Cipro e dà il nome alla famiglia olfattiva che ha come capostipite Cypre di Coty del 1917 (accordo bergamotto/fiori/Patchouly, muschio quercia, note dolci).
Il termine “talcato” significa “cipriato” o “poudré”, ed indica sfaccettatura o nota olfattiva di un profumo che dà l’idea del polveroso cosmetico.